Haruki Murakami: differenze tra le versioni

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*La barriera tra un sana fiducia in se stessi e un malsano orgoglio è molto sottile.
*Una delle regole fondamentali di un allenamento intensivo è che si può anche diminuire la quantità complessiva di esercizio, ma non bisogna mai riposare due giorni di seguito.
*Ciò che penso, semplicemente, è che, una volta usciti dalla prima giovinezza, nella vita è necessario stabilire delle priorità. Una sorta di graduatoria che permetta di distribuire al meglio tempo ed energia. Se entro una certa età non si definisce in maniera chiara questa scala dei valori, l'esistenza finisce col perdere il suo punto focale, e di conseguenza anche le sfumature. A me non interessava avere tanti amici in carne ed ossa, privilegiavo il bisogno di condurre una vita tranquilla in cui potermi concentrare nella scrittura. Perché per me le relazioni umane veramente importanti, più che con persone specifiche, erano quelle che avrei costruito con i miei lettori. Se dopo aver posato le fondamenta della mia vita ed essermi creato un ambiente favorevole al mio lavoro, avessi scritto delle opere di un certo valore, un gran numero di persone le avrebbe accolte con gioia. E dar loro questa gioia non era forse per me, in quanto scrittore professionista, il primo dovere? Ancor oggi non ho cambiato opinione in proposito. I lettori non li posso vedere in faccia, e in un certo senso la relazione con loro è soltanto concettuale, tuttavia per me quell'invisibile relazione «concettuale» è qualcosa della massima importanza, e con questa convinzione ho vissuto finora. pp 35-36
*Gli esseri umani trovano naturale perseverare nelle cose che amano, e in quelle che non amano no, sono fatti così. IN questo la volontà avrà certo un suo ruolo, ma nessuno può continuare per molto tempo a fare qualcosa per cui non è portato, nemmeno se possiede una volontà di ferro, nemmeno se per carattere non tollera sconfitte. E anche ammettendo ci riesca, non ne trarrà alcun beneficio. pp 40-41
*Se mi chiedessero qual è la qualità più importante per uno scrittore dopo il talento, direi senza esitare la capacità di concetrazione. La facoltà intellettuale di riversare tutto il talento di cui siamo dotati, intensificandolo, su un unico obiettivo. Chi non è capace di fare questo non riuscirà a portare a compimento nulla di buono. Invece usando in maniera efficace l'energia mentale, in una certa misura si compensa un talento carente. p.67
*Ognuno lascia la sua impronta nel luogo che sente appartenergli di più.