Mahmūd Abbās: differenze tra le versioni

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== Citazioni di Abū Māzen ==
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*Sembra che il movimento sionista sia interessato ad aumentare le stime dei morti a causa dell'[[Olocausto]] per averne un maggiore tornaconto. Questo li ha portati ad enfatizzare questa stima [sei milioni] per conquistare la solidarietà dell'opinione pubblica internazionale. Molti studiosi hanno analizzato tale stima ed hanno raggiunto conclusioni sorprendenti, fissando il numero di vittime a poche centinaia di migliaia.<ref>DellaDalla sua tesi di dottorato in storia svolta presso il Collegio Orientale di Mosca nel 1982 e intitolata "La connessione tra nazismo e sionismo, 1933-1945", pubblicata nel [[1984]] in arabo ad [[Amman]] in [[Giordania]] dall'editrice ''Dār Ibn Rush'', ''[http://www.wymaninstitute.org/articles/2003-03-denier.php Un primo ministro palestinese negazionista dell'Olocausto?]'', Rafael Medoff (''The David S. Wyman Institute for Holocaust Studies'')</ref><ref>''[http://www.tomgrossmedia.com/mideastdispatches/archives/000032.html Abu Mazen e l'Olocausto]'' di Tom Gross</ref>
*Ho scritto nel dettaglio dell'Olocausto ed ho detto di non voler discutere dei numeri. Ho riportato una tesi comune tra gli storici, tra i quali esistono alcuni che parlano di 12 milioni di vittime, altri di 800.000. Non desidero discutere delle stime. L'Olocausto è stato un crimine terribile ed imperdonabile contro la nazione ebraica, un crimine contro l'umanità che non può essere accettato da qualsiasi essere umano. L'Olocausto è stata una cosa terribile e nessuno può metterla in discussione o negarla.<ref>Dall'intervista, ''[http://www.haaretz.com/hasen/pages/ShArt.jhtml?itemNo=297637&contrassID=2&subContrassID=1&sbSubContrassID=0&listSrc=Y Intervista a Maḥmūd Abbās]'', di Akiva Eldar, ''[[Haaretz]]'', maggio 2003.</ref>
*Il momento è molto critico. Finché restiamo sotto occupazione, abbiamo bisogno d'assistenza. Ogni mese, gl'israeliani minacciano di sequestrare le nostre entrate fiscali. Soldi nostri che si tengono loro. È chiaro: se i donatori internazionali smettono d'aiutarci, rischiamo il collasso già dal prossimo mese. L'America, l'Europa. Ma anche i Paesi arabi: alcuni ci aiutano, altri sono riluttanti. Un esempio? Il nostro caro amico [[Mu'ammar Gheddafi|Gheddafi]]. Parlava sempre di solidarietà, ma non ci ha mai dato un penny. E anche i nuovi governanti [[Libia|libici]] hanno fatto promesse, ma finora nemmeno loro hanno dato un penny.<ref>Citato in Francesco Battistini, ''[http://www.corriere.it/esteri/12_aprile_08/premier-in-palestina-francesco-battistini_b21311e8-8145-11e1-9393-421c9ec39659.shtml «Il premier in Palestina è un buon segno»]'', ''Corriere della sera'', 8 aprile 2012.</ref>