Musō Soseki: differenze tra le versioni

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*Il beneficio principale dello [[Zen]], nel contesto dei normali alti e bassi della vita, non sta nell'impedire gli svantaggi e nel favorire i vantaggi ma nell'indirizzare le persone verso la realtà fondamentale che non sottostà all'influenza degli alti e bassi. (p. 16)
*Un metodo semplice per reprimere i [[demone|demoni]] sta nell'astenersi dall'aggrapparsi mentalmente a qualunque cosa. Questo è illustrato da un antico racconto, in cui uno strano personaggio era solito vagabondare attorno al territorio dell'eremo di un certo maestro di meditazione. A volte appariva sotto forma di santo buddista, a volte di re celeste, a volte irradiava una luce straordinaria, a volte proferiva strane sentenze. Questo andò avanti per dieci anni, poi si concluse. Il maestro di meditazione disse ai suoi discepoli: "Un demone celeste veniva qui a importunarmi, ma quale che fosse l'aspetto da lui assunto io facevo in modo di non guardarlo e di non ascoltarlo. Le manifestazioni del demone sono finite, ma il mio non guardare e non ascoltare non hanno fine." (pp. 22-23)
*Fin dai tempi antichi viene detto che l'accertamento della [[verità]] è relativamente facile in confronto alla difficoltà di preservare la verità. Il mantenimento della verità è l'opera della maturazione. (p. 40)
*Attrazione e avversione sono due sentimenti che trattengono le persone nella schiavitù del comportamento ripetitivo ignorante. Coloro che ricercano solo ciò che li soddisfa e cercano di evitare ciò che li infastidisce agiscono in questo modo perchè non comprendono la natura del mondo. Per coloro che conoscono la natura del mondo, la mancanza di una completa soddisfazione o di adempimento nelle cose del mondo è in sé un consiglio a coltivare il distacco. Chi non brama di essere soddisfatto non sarà infastidito. Ciò che provoca la sofferenza mentale non è l'ambiente in sé ma la mente in sé. (p. 52)
 
==Bibliografia==