Jules Renard: differenze tra le versioni

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==''Pel di carota''==
===[[Incipit]]===
-Ci scommetto-Scommetto –, dice madamela signora Lepic, – -che Honorine si è diha nuovodimenticato dimenticataancora di chiudere le galline.</br>
È vero. Si può verificare guardando dalla finestra. Nella notte, laggiù, in fondo al cortile, il pollaio evidenzia il riquadro nero della porta aperta.</br>
– Félix, se andassi tu a chiuderle? – dice la signora Lepic al maggiore dei suoi tre figli.</br>
– Non sono qui per badare alle galline –, replica Félix, ragazzo pallido, indolente e poltrone.</br>
– E tu, Ernestine?</br>
– Oh! io, mamma, avrei troppa paura! Félix, il fratello maggiore ed Ernestine, la sorella, alzano a malapena la testa per rispondere. Leggono, con molto interesse, i gomiti sulla tavola, quasi fronte contro fronte.</br>
– Dio, come sono sciocca! – dice la signora Lepic. – Non ci pensavo più. Pel di Carota, vai tu a chiudere le galline! (2011)
*-Ci scommetto- dice madame Lepic -che Honorine si è di nuovo dimenticata di chiudere le galline.
E' vero. Basta guardare dalla finestra. Laggiù, in fondo al cortile, la porta aperta del pollaio ritaglia un quadrato nero nella notte.
-Felix, vai tu a chiuderle?- dice madame Lepic al maggiore dei suoi figli.
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-Oh, io, ma', ho troppo paura!
Felix e Ernestine alzano appena la testa per rispondere. Sono completamente assorti nella lettura, i gomiti sul tavolo e le fronti che quasi si toccano.
-Dio che stupida che sono!- dice madame Lepic. -Nono ci avevo pensato. Peldicarota, va' tu a chiudere le galline! (2007)
 
===Citazioni===
[[File:Renard - Poil de Carotte, 1902-009.jpg|thumb|''Illustrazione di Pel di carota'' ([[Félix Vallotton|F. Vallotton]], 1902)]]
*Appoggiati sui gomiti, seguono con lo sguardo le montagnole delle gallerie scavate dalle [[talpa|talpe]], che zigzagano a fior di campo, come a fior di pelle le vene dei vecchi. Talvolta le perdono di vista, talaltra esse sbucano in una spianata, dove la cuscuta devastatrice, spande la sua barba di filamenti rossi. Qui i cunicoli delle talpe formano un piccolo villaggio di capanne costruite come quelle degli indiani. (2011, p. 31)
*Non tutti possono essere [[orfano|orfani]]. (2011, p. 126)
*Il [[crepuscolo]] inganna, come tutti sanno. Le cose mostrano i loro profili incerti. Il volo di un moscerino, disturba quanto l'avvicinarsi di un temporale. (2011, p. 132)
 
===Citazioni su ''Pel di carota''===