Giuseppe Moscati: differenze tra le versioni

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*Io cerco di meritare coi fatti la [[fiducia]] in me riposta, e sono lieto portare anche il modesto contributo all'azione con efficacia esplicata dagli eccellenti sanitari di cotesta Opera Pia. (volume 1, p. 146)
*Ho qui sul mio tavolino, tra i primi fiori di [[primavera]], il ritratto di vostra figlia, e mi soffermo, mentre vi scrivo, a meditare sulla caducità delle umane cose! [[Bellezza]], ogni incanto della vita passa... Resta solo eterno l'[[amore]], causa di ogni opera buona, che sopravvive a noi, che è speranza e [[religione]], perché l'[[amore]] è [[Dio]]. Anche l'[[amore]] terreno [[Satana]] cercò d'inquinare, ma [[Dio]] lo purificò attraverso la [[morte]]. Grandiosa [[morte]] che non è fine, ma è principio del sublime e del divino, al cui cospetto questi fiori e la [[bellezza]] son nulla! Il vostro [[angelo]], rapito nei suoi verdi anni, come la sua diletta amica, ritrovata negli ultimi giorni, la beata Teresa, assiste voi e la [[mamma]] sua dal cielo. (volume 1, pag. 293)
*Ho creduto che tutti i giovani meritevoli, avviatisi tra le speranze, i sacrifici, le ansie delle loro famiglie, alla via della medicina nobilissima, avessero diritto a perfezionarsi, leggendo in un libro che non fu stampato in caratteri neri su bianco, ma che ha per copertura i letti ospedalieri e le sale di laboratorio, e per contenuto la dolorante carne degli uomini e il materiale scientifico, libro che deve essere letto con infinito amore e grande sacrificio per il prossimo. Ho pensato che fosse debito di coscienza istruire i giovani, aborrendo dall'andazzo di tenere misterioso gelosamente il frutto della propria esperienza, ma rivelarlo a loro. (volume1, pag. 135)
 
===Marranzini, Volume 2===