Plutarco: differenze tra le versioni

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==''Iside e Osiride''==
*Il [[principio]] dell'[[essere]], dello [[spirito]], del [[bene]], infatti è più forte della distruzione e del mutamento. Da esso derivano le [[immagini]] che improntano il mondo sensibile e corporeo. Ma le regole, le forme, le somiglianze che questo riceve sono come suggelli sulla cera (''De Iside et Osiride'', citato in ''Qabbalah visiva'', di [[Giulio Busi]], Einaudi, 2005, p. 22)
*La cosiddetta [[tetraktys]], ossia il trentasei, era la forma più alta di giuramento [per i [[Scuola pitagorica|pitagorici]]], come è stato rivelato, ed ha avuto il nome di Mondo perché è formata dalla somma dei primi quattro numeri pari e dei primi quattro dispari. (pp. 140-141)
*Si potrebbe dedurre che anche gli Egiziani visualizzino la natura dell'universo con la figura del [[triangolo]] più bello, proprio come Platone nella Repubblica sembra averlo impiegato per impostare graficamente il concetto dell'unione matrimoniale. Questo triangolo ha l'altezza di 3 unità, la base di 4, e l'ipotenusa di 5, tale cioè che il suo quadrato è uguale alla somma dei quadrati degli altri due lati che la delimitano. L'altezza, dunque, può essere paragonata al maschio, la base alla femmina, e l'ipotenusa al figlio da entrambi generato; allo stesso modo Osiride si identifica con l'origine, Iside con l'elemento ricettivo, e Horos con il loro prodotto compiuto. (p. 118)
*I Pitagorici hanno in odio il [[diciassette]] più di ogni altro numero, e lo chiamano "ostacolo". Esso infatti cade fra il sedici, che è un quadrato, e il diciotto, che è un rettangolo, i soli fra i numeri a formare figure piane che abbiano il perimetro uguale all'area; il diciassette si pone come un ostacolo fra di loro, e li separa uno dall'altro, e spezza la proporzione di uno e un ottavo in intervalli disuguali.