Pif: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Ricevendo il premio per ''[[La mafia uccide solo d'estate]]'' agli Efa}} Dedico il premio alle vittime della mafia e devo dire che sono orgoglioso di essere siciliano e di Palermo. Voi sapete che noi abbiamo la mafia, ma in Italia essere mafioso è un crimine. In Europa, no non c’è il reato di associazione mafiosa: e questo una vergogna.<ref>Citato in Francesco Gallo, ''[http://www.lasicilia.it/articolo/agli-efa-il-trionfo-di-pif-successo-dedicato-alle-vittime-della-mafia Agli European Film Awards il trionfo Pif "Successo dedicato alle vittime della mafia"]'', ''La Sicilia.it'', 14 dicembre 2014.</ref>
*{{NDR|«Quanto il film ''[[La mafia uccide solo d'estate]]'' è una forma di testimonianza da lasciare alle nuove generazioni?»}} È un po' come dire "la storia l'abbiamo vissuta così, non dovrà più ripetersi". Per quanto mi possa sentire giovane ho ormai 41 anni e quindi molta più esperienza di un ventenne: viene spontaneo avvisarlo degli errori fatti in gioventù. Il 23 maggio scorso ero a Palermo, con alcuni ragazzi eravamo in via Notarbartolo davanti a casa di Falcone. Poi siamo andati a mangiare qualcosa e una ragazza mi ha chiesto di raccontarle cosa era successo in quel 1992. La prima cosa che ho pensato è stata: "perché, tu dov'eri?". In realtà, anche se mi sentivo uno di loro, lei o non c'era o era una bambina molto piccola.<ref name=tgcom>Citato in ''[http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/supercinema/2013/notizia/pif-un-film-per-non-dimenticare-la-mafia-la-si-puo-raccontare-con-ironia-_2012162.shtml Pif, un film per non dimenticare "La mafia? La si può raccontare con ironia"]'', ''tgcom24.mediaset.it'', 28 novembre 2013.</ref>
*{{NDR| Su ''[[In guerra per amore]]''}} Ho parlato di nuovo di mafia perchè mi viene spontaneo, e ho voluto farlo col sorriso. Mi diverte dirigere senza essere sul set. Invento per questo storie parallele, e spero in futuro di continuare a fare il regista ma senza dover recitare. C'è molta Sicilia in questo film. Ho girato ad Erice, a Scala dei Turchi, usando anche la fantasia. Spero di poter esportare la pellicola in America, il mio sogno è di riuscire a raccontare la Sicilia interessando il mondo intero.<ref>Citato in ''[http://palermo.gds.it/2016/10/21/pif-a-palermo-sogno-di-raccontare-la-mia-sicilia-in-giro-per-il-mondo-video_579978/ Pif a Palermo: sogno di raccontare la mia Sicilia in giro per il mondo - Video]'', ''Giornale di Sicilia.it'', 21 ottobre 2016.</ref>
*I giovani [[Sicilia|siciliani]] si vergognano di essere accostati a Totò Riina o a Bernardo Provenzano, ma nella nostra terra sono nati anche Giovanni Falcone, Peppino Impastato, Rocco Chinnici, Paolo Borsellino, Calogero Zucchetto, Ninni Cassarà, Rosario Livatino, il giudice ucciso a 38 anni: eroi veri e siciliani anche loro. Esiste la possibilità di scegliere ed è giusto che i giovani abbiano l’opportunità di conoscere questi grandi uomini, per avere un esempio in cui credere, continuarne la missione e creare un futuro diverso.<ref name=mafi>Citato in Alberto Tufano ''[http://quattronet2.it/2014/06/pif-la-sicilia-e-impastato-falcone-borsellino-non-solo-i-mafiosi/ La Sicilia è Impastato, Falcone, Borsellino, non solo i mafiosi]'', ''Quattronet2.it'', maggio 2014.</ref>
*I non siciliani faticano a capire cosa vuol dire crescere a contatto con la [[Cosa nostra|mafia]]. La gente ha l'idea del mafioso tipo [[Totò Riina]]. Invece i mafiosi erano anche [[Stefano Bontate]]: parlava francese, inglese e se l'avessimo incontrato sarebbe stato gentilissimo, un signore. Negli anni 70, a Palermo sugli omicidi di mafia si diceva: finché si scannano tra loro, non ci interessa. Se invece toccava a uno che in apparenza non c'entrava niente, la scusa era: l'hanno ammazzato per questioni di donne. Era un modo per campare, per non prendere coscienza.<ref name=mafia>Citato in Chiara Maffioletti, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/giugno/02/Pif_dalle_Iene_cinema_mafia_co_9_120602043.shtml Pif, dalle «Iene» al cinema «La mafia vista da un bimbo»]'', ''Corriere della Sera'', 2 giugno 2012, p. 63.</ref>
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*Il [[Palio di Siena|Palio]] è una manifestazione straordinaria, pieno di pregi e difetti come spesso capita alle cose straordinarie. Difficile da descrivere tramite una telecamera, anche perché ai senesi, per quello che ho capito, in fondo di raccontare il palio in tv, per una ragione o per un'altra, scusate la volgarità, non gliene frega un'emerita "sega"... Come si dice qui a Siena.<ref>Dalla fine della quinta puntata della terza stagione de ''[[Il testimone]]'', ''Palio di Siena'', andata in onda il 22 febbraio 2010 su MTV.</ref>
*Il servizio su [[Giulio Andreotti|Andreotti]], sul quale scrivevo temi già al liceo. Il mio incubo era che i miei figli un giorno avrebbero potuto frequentare un liceo intitolato a lui. Così, per chiudere il cerchio, sono andato a trovarlo per il suo compleanno. Gli ho detto: "Il giorno che morirà sicuramente le dedicheranno una via, io ho anticipato i tempi e le mostro ora la targa che verrà utilizzata". C'era scritto: "Via Giulio Andreotti – Insigne statista che fino alla primavera del 1980 ha tenuto relazioni amichevoli dirette con personaggi mafiosi di spicco".<ref name=rep/>
*Io sono nato e cresciuto a Palermo, e a Palermo c’è la mafia, e se la mafia non si è completamente impossessata della città, se comunque abbiamo avuto un barlume di civiltà e di speranza, è grazie ad un gruppo di persone che si è opposto. Lo sapete perché queste persone mi mettono in crisi? Perché non erano dei santi, erano fatti di carne e ossa, esattamente come me, avevano dei pregi e sicuramente dei difetti, esattamente come me. Io spesso incontro gente che è sotto scorta, perché è nel mirino della mafia e può capitare che queste persone siano egocentriche, paranoiche, noiose, vanitose, fissate col sesso, testarde, ritardatarie, egoiste, presuntuose, ingrate, stronze, insomma può capitare che abbiano tutti o qualcuno dei difetti che posso avere io ed è questo che mi mette in crisi, che sono esattamente come me, che quello che hanno fatto loro potrei farlo anche io. Quanto farebbe bene alla mia coscienza se fossero dei santi del paradiso? Ma nonostante siano come me, loro sono quelli che fanno il lavoro sporco, al posto mio. Pensare che una persona in prima fila nel combattere la mafia debba necessariamente avere anche il carattere di San Francesco forse è da ingenui. Se un giornalista scrive di mafia io non mi chiedo perché scriva di mafia, non mi chiedo se così abbia avuto più successo con le ragazze, non mi chiedo se così si sia arricchito, io mi chiedo se quello che scrive sia vero, mi chiedo se quello che scrive dia fastidio alla mafia, mi chiedo se, leggendolo, la mia conoscenza e la mia coscienza siano migliorate; io mi sono rotto i coglioni di aspettare che una persona venga ammazzata per rivalutarla; sarò ingenuo, ma ho visto troppa gente a casa mia disprezzata in vita e apprezzata in morte e così, ingenuamente, sosterrò tutti coloro che credono che la Mafia, la Camorra, la 'Ndrangheta, la Sacra Corona Unita e la Stidda, debbano essere non tollerate, ma sconfitte e, per fare questo, mettono in gioco la loro vita. E li ascolterò anche se eventualmente saranno egocentriche, paranoiche, noiose, vanitose, fissate col sesso, testarde, ritardatarie, egoiste, presuntuose, ingrate, stronze.<ref>Dalla tredicesima puntata della quinta stagione de ''[[Il testimone]]'', ''Roberto Saviano'', andata in onda il 27 maggio 2013 su MTV.</ref>
*Infine vorrei parlarvi di nuovo di [[Calogero Zucchetto]], il poliziotto che andava in giro con il proprio motorino per le borgate di [[Palermo]] a scovare latitanti mafiosi che vivevano tranquillamente. La lapide che lo ricorda si trova di fronte al cinema Fiamma, e non sapete quante volte ci sono passato davanti da ragazzino senza soffermarmi troppo.<ref>Dalla prima puntata della seconda stagione de ''[[Il testimone]]'', ''Orfani di Mafia'', andata in onda il 15 ottobre 2008 su MTV.</ref>
*{{NDR|Parlando di [[Peppino Impastato]]}} Insomma, se venite in Sicilia e sentite qualcuno che per quello che fa viene definito o un "pazzo", o "un drogato", o un "anticonformista", o un "fallito", o un "Playboy fallito", o uno che è meglio non frequentare o tutto questo contemporaneamente ci sarà una grossa possibilità che quell'uomo vada incoraggiato e appoggiato.<ref>Dalla prima puntata della terza stagione de ''[[Il testimone]]'', ''Lo scassaminchia'', andata in onda l'8 febbraio 2008 su MTV.</ref>
*Io sono nato e cresciuto a Palermo, e a Palermo c’è la mafia, e se la mafia non si è completamente impossessata della città, se comunque abbiamo avuto un barlume di civiltà e di speranza, è grazie ad un gruppo di persone che si è opposto. Lo sapete perché queste persone mi mettono in crisi? Perché non erano dei santi, erano fatti di carne e ossa, esattamente come me, avevano dei pregi e sicuramente dei difetti, esattamente come me. Io spesso incontro gente che è sotto scorta, perché è nel mirino della mafia e può capitare che queste persone siano egocentriche, paranoiche, noiose, vanitose, fissate col sesso, testarde, ritardatarie, egoiste, presuntuose, ingrate, stronze, insomma può capitare che abbiano tutti o qualcuno dei difetti che posso avere io ed è questo che mi mette in crisi, che sono esattamente come me, che quello che hanno fatto loro potrei farlo anche io. Quanto farebbe bene alla mia coscienza se fossero dei santi del paradiso? Ma nonostante siano come me, loro sono quelli che fanno il lavoro sporco, al posto mio. Pensare che una persona in prima fila nel combattere la mafia debba necessariamente avere anche il carattere di San Francesco forse è da ingenui. Se un giornalista scrive di mafia io non mi chiedo perché scriva di mafia, non mi chiedo se così abbia avuto più successo con le ragazze, non mi chiedo se così si sia arricchito, io mi chiedo se quello che scrive sia vero, mi chiedo se quello che scrive dia fastidio alla mafia, mi chiedo se, leggendolo, la mia conoscenza e la mia coscienza siano migliorate; io mi sono rotto i coglioni di aspettare che una persona venga ammazzata per rivalutarla; sarò ingenuo, ma ho visto troppa gente a casa mia disprezzata in vita e apprezzata in morte e così, ingenuamente, sosterrò tutti coloro che credono che la Mafia, la Camorra, la 'Ndrangheta, la Sacra Corona Unita e la Stidda, debbano essere non tollerate, ma sconfitte e, per fare questo, mettono in gioco la loro vita. E li ascolterò anche se eventualmente saranno egocentriche, paranoiche, noiose, vanitose, fissate col sesso, testarde, ritardatarie, egoiste, presuntuose, ingrate, stronze.<ref>Dalla tredicesima puntata della quinta stagione de ''[[Il testimone]]'', ''Roberto Saviano'', andata in onda il 27 maggio 2013 su MTV.</ref>
*{{NDR|Su ''Il testimone Vip'', quarta stagione del suo programma, nella quale intervista personaggi conosciuti}} L'idea è conoscerne l'altro lato. Ma in effetti adesso sono un po' preoccupato. Non vorrei che chi amava il programma pensasse che ho tradito lo spirito. Tornerò di sicuro alla versione classica. È un esperimento, ma l'approccio è lo stesso... alla base c'è la mia curiosità che non deve essere snob o a senso unico.<ref>Citato in [[Aldo Grasso]], [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/aprile/07/Pif_intervista_vip_star_lui_co_9_110407124.shtml ''Pif intervista i vip ma la star è lui''], ''Corriere della sera'', 7 aprile 2011, p. 63.</ref>
*La gente pensa: ci è o ci fa? Ma il personaggio pubblico, anche quello più costruito, segue sempre la sua indole. Io facendo ''Il testimone'' mi rilasso, non recito. Mi sposto, faccio domande, telecamera a vista, barba lunga, trasandato. Perché io di mattina non connetto. Se ho un servizio alle sei, piazzo la telecamera sul comodino e appena sveglio comincioa riprendermi. Una volta ho incontrato [[Luigi Lo Cascio]], che avevo conosciuto sul set de [[I cento passi]], e mi ha detto una cosa sulla quale torno sempre a riflettere: "Durante la lavorazione del film eri considerato quello un po' strano". Anche da ragazzino gli altri la pensavano così, non capivano cosa mi passasse per la testa perché le mie espressione non lasciavano trasparire niente di chiaro. Evidentemente il mio viso e il mio cervello sono scollegati.<ref name=rep/>
*La [[disturbo mentale|malattia mentale]] spaventa, perché in Italia se ne parla poco e in modo scorretto. Inquieta, perché è una malattia dello spirito e non del corpo. Ed è un tabù, perché è meno lontana dalla nostra realtà di quel che vorremmo.<ref>Dall'undicesima puntata della seconda stagione de ''[[Il testimone]]'', ''Punti di vista (da vicino nessuno è normale)'', andata in onda il 3 dicembre 2008 su MTV; citato in [[Aldo Grasso]], ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/dicembre/05/Pif_con_intelligenza_tra_malati_co_9_081205114.shtml Pif, con intelligenza tra i malati mentali]'', ''Corriere della Sera'', 5 dicembre 2008, p. 61.</ref>
*{{NDR|Su ''Il testimone Vip'', quarta stagione del suo programma, nella quale intervista personaggi conosciuti}} L'idea è conoscerne l'altro lato. Ma in effetti adesso sono un po' preoccupato. Non vorrei che chi amava il programma pensasse che ho tradito lo spirito. Tornerò di sicuro alla versione classica. È un esperimento, ma l'approccio è lo stesso... alla base c'è la mia curiosità che non deve essere snob o a senso unico.<ref>Citato in [[Aldo Grasso]], [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/aprile/07/Pif_intervista_vip_star_lui_co_9_110407124.shtml ''Pif intervista i vip ma la star è lui''], ''Corriere della sera'', 7 aprile 2011, p. 63.</ref>
*Mi spiace creare polemiche tra questi due paesi che hanno una lunga e profonda amicizia. Abbiamo le prove che [[William Shakespeare|Shakespeare]] in realtà non era inglese, ma siciliano. Si chiamava Guglielmo Scrollalanza o Crollalanza, non si è capito, da lì "shake" e "spear", lancia. È dovuto scappare perché il padre era calvinista, è passato da Verona dove ha conosciuto Giulietta e Romeo, quindi a conferma che la tesi regge, e poi era ospite a Venezia da Otello, e Andrea Camilleri ci ha scritto anche un libro, più di questo cosa posso dirvi. La verità innanzitutto.<ref>Dalla conferenza stampa di ''Shakespeare lives in Italy'' all'Ambasciata britannica a Roma; citato in ''[http://www.askanews.it/cultura/pif-shakespeare-era-siciliano-diceva-iessere-o-nun-iessere_711768806.htm Pif: Shakespeare era siciliano, diceva "Iessere o nun iessere]'', ''Askanews.it'', 23 marzo 2016.</ref>
*Nel mio piccolo, vorrei aiutare i giovani ad avere una memoria storica positiva dei siciliani perbene, quelli che per onestà hanno anche sacrificato la loro vita. Spero di riuscire a fare un museo dell’antimafia a Palermo, ma solo se posso farlo come dico io; a costo di avere due diversi musei sul tema. Purtroppo l’antimafia è un fronte diviso, senza un coordinamento comune.<ref name=mafi/>
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*Pur in buona fede, i genitori delle generazioni precedenti non hanno permesso di far crescere una consapevolezza del problema. Noi a Palermo ci siamo svegliati con le stragi del '92, ma prima c'erano stati molti altri morti. Lo Stato interveniva, mostrava la sua forza, ma poi poco a poco scompariva: il problema era che lo Stato era colluso alla testa. D'altronde è un dato accertato dai processi che fino al 1980 Andreotti era colluso.<ref name=tgcom/>
*Questo programma equivale per me al sabato sera di Raiuno. Curo tutto, anche il montaggio. Privilegio l'immediatezza più che la qualità dell'immagine. "[[Il testimone]]" fatto con una troupe sarebbe diverso. Cogli cose che altrimenti non succederebbero proprio. Metto rec e registro.<ref name=chiara/>
*{{NDR|Parlando di [[Peppino Impastato]]}} Insomma, se venite in Sicilia e sentite qualcuno che per quello che fa viene definito o un "pazzo", o "un drogato", o un "anticonformista", o un "fallito", o un "Playboy fallito", o uno che è meglio non frequentare o tutto questo contemporaneamente ci sarà una grossa possibilità che quell'uomo vada incoraggiato e appoggiato.<ref>Dalla prima puntata della terza stagione de ''[[Il testimone]]'', ''Lo scassaminchia'', andata in onda l'8 febbraio 2008 su MTV.</ref>
 
==Citazioni su Pif==
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