Ermete Trismegisto: differenze tra le versioni

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==''Asclepio''==
*L'[[anima]] e la [[materia]], che la natura abbraccia, sono mosse con la varia e multiforme qualità di tutte le immagini, di modo che, nella discontinuità delle loro qualità, si conosce che le specie sono infinite, sebbene unite perché possa essere evidente che l'[[Uno (filosofia)|uno]] è tutto e che il tutto deriva dall'uno. (par. 2)
*Per questo motivo, o Asclepio, l'[[uomo]] è un grande miracolo, un essere vivente che deve essere oggetto di reverenza e di onore. Egli, infatti, passa nella natura di [[dio]], come se lui stesso fosse dio; conosce il genere dei [[demone|demoni]], in quanto riconosce che ha avuto origine insieme con loro; disprezza la parte di sé che è di natura umana, in quanto ha posto la sua fiducia nell'altra, che è di natura divina. Quanto più felice è la natura composita dell'uomo! (par. 6)
*Quando il signore e creatore di tutte le cose, che noi con ragione chiamiamo 'dio', ebbe [[Creazione (teologia)|creato]] l'altro dio che è secondo dopo di lui, il dio che può essere visto e sentito (io chiamo questo secondo dio 'sensibile' non perché senta, ma perché colpisce i sensi di coloro che lo vedono: la questione se egli senta o no, la discuteremo in un altro momento), allora, poiché ebbe creato questo dio come primo da sé e secondo dopo di sé, esso gli parve bello, in quanto era colmo della bontà di ogni cosa, e dio l'amò perché era la progenie della sua natura divina. (par. 8)
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*E non credere che gli effetti di questi [[dèi]] terrestri siano casuali, o Asclepio. Gli dèi celesti abitano le altezze del cielo, ciascuno tenendo e conservando il rango che gli è stato assegnato. Ma qui in basso i nostri dèi si occupano ad uno ad uno di determinate cose, e, come per mezzo di una parentela ispirata ad amore, predicono alcuni eventi futuri mediante sorti e divinazioni ed altri ne prevedono, assistendo gli uomini, in una certa misura, con questi loro interventi, ciascuno nel suo modo. (par. 38)
*Quella che noi chiamiamo ''heimarmene'', o Asclepio, è la [[necessità]] di tutti gli eventi, i quali sono sempre legati l'uno all'altro per mezzo di vincoli che formano una catena ininterrotta. (par. 39)
 
===[[Explicit]]===
Dopo siffatta preghiera ci volgemmo ad una cena pura, senza carne di animali.
 
==[[Incipit]] di alcune opere==