Paul Auster: differenze tra le versioni

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'''Paul Auster''' (1947 – vivente), scrittore statunitense.
 
== Citazioni di Paul Auster ==
 
*[[Scrivere]] non è più un atto di libera scelta per me, è una questione di sopravvivenza. (da ''L'arte della fame'' – Einaudi, traduzione a cura di Massimo Bocchiola)
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*Basta guardare qualcuno in faccia un po' di più, per avere la sensazione alla fine di guardarti in uno specchio. (da ''Mr Vertigo'' – Einaudi, traduzione a cura di Susanna Basso)
*Per me la più piccola [[parola]] è circondata da acri ed acri di silenzio, e perfino quando riesco a fissare quella parola sulla pagina mi sembra della stessa natura di un miraggio, un granello di dubbio che scintilla nella sabbia. (da ''Leviatano'')
*Perchè l'utopia non si trova in nessun luogo...E se l'uomo ha una possibilità di materializzare quel luogo sognato,è solo edificandolo con le proprie mani. (da "Trilogia di New York")
*Nulla è reale tranne il caso. (da "Trilogia di New York")
*I libri vanno scritti con la stessa cura e con la stessa riservatezza con cui sono stati scritti (da "Trilogia di New York")
 
{{Intestazione|''L'Unità'', a cura di Maria Serena Palieri, 25 luglio 2004}}
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*Noi umani abbiamo [[desiderio|desideri]], [[volontà]], formuliamo pensieri sul [[futuro]]. Quello che è interessante, però, nella vita, è il fatto che siamo tutti capaci di fare dei piani per il domani, ma poi arriva l'inaspettato e interferisce coi nostri progetti. E, nonostante le nostre capacità decisionali, eccoci a dover fare i conti con l'imprevisto.
 
==[[Incipit]]=''Trilogia di alcuneNew opereYork''===
 
===Trilogia di New York===
===[[Incipit]]===
{{NDR|Paul Auster – ''Trilogia di New York'' – Einaudi, traduzione a cura di Massimo Bocchiola}}
 
====''Città di vetro''====
Cominciò con un numero sbagliato, tre squilli di telefono nel cuore della notte e la voce all'apparecchio che chiedeva di qualcuno che non era lui. Molto tempo dopo, quando fu in grado di pensare a ciò che gli era accaduto, avrebbe concluso che nulla era reale tranne il caso. Ma questo fu molto tempo dopo. All'inizio, non c'erano che il fatto e le sue conseguenze. La questione non è se si sarebbero potuti sviluppare altrimenti o se invece tutto fosse già stabilito a partire dalla prima parola detta dallo sconosciuto. La questione è la storia in sé: che abbia significato o meno, non spetta alla storia spiegarlo.
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====''La stanza chiusa''====
Adesso mi sembra che Fanshawe ci sia sempre stato. È lui il luogo dove per me tutto comincia, senza di lui non credo che saprei chi sono. Quando ci siamo incontrati non sapevamo ancora parlare, eravamo lattanti che arrancavano carponi fra l'erba, e a sette anni ci eravamo già punti le dita con uno spillo proclamandoci fratelli di sangue per la vita. Ogni volta che ripenso alla mia infanzia, vedo Fanshawe. Era lui che mi stava vicino, la persona con cui condividevo i miei pensieri e che vedevo appena alzavo gli occhi da me stesso.
 
===Citazioni===
*PerchèPerché l'utopia non si trova in nessun luogo...E se l'uomo ha una possibilità di materializzare quel luogo sognato, è solo edificandolo con le proprie mani. (da "Trilogia di New York")
*Nulla è reale tranne il caso. (da "Trilogia di New York")
*I libri vanno scritti con la stessa cura e con la stessa riservatezza con cui sono stati scritti (da "Trilogia di New York").
 
{{NDR|Paul Auster – ''Trilogia di New York'' – Einaudi, traduzione a cura di Massimo Bocchiola}}
 
==Bibliografia==