Prima lettera ai Corinzi: differenze tra le versioni

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tolgo nota inutile: inutile citare alcune tra le mille interpretazioni e citazioni relative a una frase così famosa
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==[[Incipit]]==
Paolo, chiamato ad essere apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è in Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, chiamati ad essere santi insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo. Ringrazio continuamente il mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della scienza. La testimonianza di Cristo si è infatti stabilita tra voi così saldamente, che nessun dono di grazia più vi manca, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi confermerà sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo: fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
 
{{NDR|''La sacra Bibbia'', edizione CEI, 1974}}
 
==Citazioni==
*E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani. (1974; 1, 22 – 23)
*La [[sapienza]] di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. (1974; 3, 19)
*Il marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la moglie verso il marito. (1974; 7, 3)
*La moglie non è arbitra del proprio corpo, ma lo è il marito; allo stesso modo anche il marito non è arbitro del proprio corpo, ma lo è la moglie. (1974; 7, 4)
*Non astenetevi tra voi se non di comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera, e poi ritornate a stare insieme, perché satana non vi tenti nei momenti di passione. (1974; 7, 5)
*Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro. (1974; 7, 7)
*Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio [[matrimonio|sposarsi]] che ardere. (1974; 7, 8 – 9)
*Agli sposati poi ordino, non io, ma il Signore: la moglie non si separi dal marito - e qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito - e il marito non ripudi la moglie. Agli altri dico io, non il Signore: se un nostro fratello ha la moglie non credente e questa consente a rimanere con lui, non la ripudi; e una donna che abbia il marito non credente, se questi consente a rimanere con lei, non lo ripudi: perché il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre invece sono santi. (1974; 7, 10 – 14)
*La [[circoncisione]] non conta nulla, e la non circoncisione non conta nulla; conta invece l'osservanza dei comandamenti di Dio. (1974; 7, 19)
*Siete stati comprati a caro prezzo: non fatevi schiavi degli uomini! (1974; 7, 23)
*Non sapete che coloro che celebrano il culto traggono il vitto dal culto, e coloro che attendono all'[[altare]] hanno parte dell'altare? Così anche il Signore ha disposto che quelli che annunziano il [[vangelo]] vivano del vangelo. Ma io non mi sono avvalso di nessuno di questi diritti, né ve ne scrivo perché ci si regoli in tal modo con me; preferirei piuttosto morire. Nessuno mi toglierà questo vanto! Non è infatti per me un vanto predicare il vangelo; è un dovere per me: guai a me se non predicassi il vangelo! (1974; 9, 13 – 16)
*Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. (1974; 9, 22)
*Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio il pugilato, ma non come chi batte l'aria, anzi tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato. (1974; 9, 26 – 27)
*Voglio che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della [[donna]] è l'[[Uomo (genere)|uomo]], e capo di Cristo è Dio. (1974; 11, 3)
:Voglio però che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, il capo della donna è l'uomo e il capo di Cristo è Dio.<ref name=Salani>''[[Bibbia]]'', annotata da Giuseppe Ricciotti, Edizioni Salani.</ref>
*L'[[Uomo (genere)|uomo]] invece non deve coprirsi il capo, perché è l'immagine e la gloria di Dio; ma la [[donna]] è la gloria dell'uomo, perché l'uomo non è dalla donna, ma la donna dall'uomo, anche perché l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. (11, 7 – 9)<ref name=Salani/>
*Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la [[carità]], sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. (1974; 13, 1 – 8)
:Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi [[amore]], sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente.<br />L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.<br />L'amore non verrà mai meno. ([http://www.laparola.net/testom.php?riferimento=1Cor13&versioni Nuova Riveduta]1994)
*Quand'ero [[bambino]], parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno [[specchio]], in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto. (1974; 13, 11 – 12)
*Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la [[speranza]] e la carità; ma di tutte più grande è la carità! (1974; 13, 13)
*Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea. (1974; 14, 34 – 35)
*Vi ho trasmesso innanzitutto quello che io stesso ho ricevuto: Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture, fu sepolto, risorse il terzo giorno secondo le scritture, apparve a Cefa, poi ai dodici. (1974; 15, 3 – 5)
*Se [[Gesù|Cristo]] non è [[risurrezione|risorto]], allora la nostra predicazione è senza senso, senza senso pure la nostra [[fede]]. (1974; 15, 14)
*Mangiamo e beviamo, ché domani verrà la morte. (1974; 15, 32)
 
==Note==
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==Bibliografia==
*''[http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM La sacra Bibbia]'', edizione CEI, 1974.
*''[http://www.comunitacristiana.org/bibbia/Bibbia_pdf/Nuova_Riveduta_1994.pdf La Bibbia]'', edizione Nuova Riveduta, 1994.
 
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