Giovanni Boccaccio: differenze tra le versioni

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*''Giovine donna è mobile, e vogliosa | È negli amanti molti, e sua bellezza | Estima più ch'allo specchio, e pomposa | Ha vanagloria di sua giovinezza; | La qual quanto piacevole e vezzosa | È più, cotanto più seco l'apprezza: | Virtù non sente, né conoscimento, | Volubil sempre come foglia al vento''. (''Filostrato'', VIII, 30)
*[...] la nodosa [[gotta|podagra]], con gravissima noia di chi l'ha, tiene tutto il corpo quasi immobile e contratto [...] (dal ''Comento alla Divina Commedia'', p. 88)
*{{NDR|[[Leonzio Pilato]]}} [...] nell'aspetto è uomo rozzo, ha la faccia nera, la barba prolissa, la chioma nera occupata sempre in continui pensieri, di costumi rozzo, né molto civile huomo, ma si come l'isperienza ha dimostrato, dottissimo di lettere Greche e come un'arca pieno d'historie, e favole greche, benché della latina non sia molto instrutto [...] (da ''Della Genealogia degli Dei'', Venezia, 1627, c.239v<ref>Citato in Tobia Cornacchioli, ''Nobili, borghesi e intellettuali nella Cosenza del Quattrocento, L<nowiki>'</nowiki>''academia'' parrasiana e l'Umanesimo cosentino'', Edizioni Periferia, Cosenza, stampa 1990, p. 46.</ref>)
*Nella [[Vesuvio|montagna]] esiste ancora una grande apertura, chiaro testimone dell'avvenuto incendio. Alle radici di questa avvenne una battaglia famosa tra Romani e Latini, nella quale Publio Decio, console, per ottenere la vittoria si dedicò agli Dei profondi, e quindi morì. I contadini odierni chiamano frequentemente tutto questo monte la Somma. (da ''De montibus, silvis, fontibus, lacubis, fluminibus, stagnis, seu paludibus et nominibus maris'', citato ne ''Il Vesuvio'')
*Il [[Vesuvio]] è un monte della Campania, non congiunto ad altro monte, abbondante in ogni parte di vigne e frutteti. Dal lato di Scirocco giace ai suoi piedi Pompei, e, quasi di Scirocco, Sarno, e, più lontana Benevento. Dal lato di Grecale giace Capua e da quello di Maestrale vi è Napoli dei Calcidensi, detta Partenope. Da mezzo questo, vicino la cima, usciva, con grandissima paura dei contadini, tanto fumo da ricoprire tutta la regione. (da ''De montibus, silvis, fontibus, lacubis, fluminibus, stagnis, seu paludibus et nominibus maris'', citato ne ''Il Vesuvio'')