Eihei Dōgen: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Eihei Dōgen==
*All'interno di questa [[vacuità]] una solida roccia è vacuità.<ref>Da ''Shōbōgenzō'', p. 18.</ref>
*La maggior parte delle persone crede che il [[tempo]] trascorra; in realtà esso sta sempre là dov'è. Questa idea del trascorrere può essere chiamata tempo, ma è un'idea inesatta; infatti, dato che lo si può vedere solo come un trascorrere, non si può comprendere che esso sta proprio dov'è. <ref>Citato in Fritjof Capra, ''Il Tao della fisica'', traduzione di Giovanni Salio, Adelphi, Milano, 1998, p. 217. ISBN 8845906892</ref>
*Studiare la Via del Buddha è studiare se stessi. Studiare se stessi è dimenticare se stessi. E dimenticare se stessi è percepire se stessi come tutte le cose. Realizzare questo è lasciar cadere mente e corpo di se stessi e degli altri. Una volta che avete raggiunto questo stadio, sarete distaccati anche dall'illuminazione e la agirete ininterrottamente, senza pensare ad essa.<ref>Da ''Shōbōgenzō'', p. 2.</ref>
 
===Citato in ''Piccolo beviario zen''===
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*L'illuminazione è come il riflesso della luna nell'acqua. La luna non si bagna né l'acqua si rompe. Sebbene la sua luce sia diffusa e grande, la luna si riflette anche in una pozzanghera di pochi centimetri. La luna tutta quanta e l'intero cielo si riflettono in una goccia di rugiada sull'erba. (p. 201)
*''Per cinquantaquattro anni | ho ornato il [[cielo]] di stelle. | Ora balzo attraverso – | che rovinio!''<ref>Era tradizione che nell'imminenza della morte un Maestro Zen componesse una poesia che recando l'impronta del suo spirito, fosse una sintesi della sua vita e come un lascito spirituale per i discepoli. {{Cfr}} ''Piccolo beviario zen'', p. 302.</ref> (p. 303)
 
===Citato in ''Shōbōgenzō''===
*Studiare la Via del Buddha è studiare se stessi. Studiare se stessi è dimenticare se stessi. E dimenticare se stessi è percepire se stessi come tutte le cose. Realizzare questo è lasciar cadere mente e corpo di se stessi e degli altri. Una volta che avete raggiunto questo stadio, sarete distaccati anche dall'illuminazione e la agirete ininterrottamente, senza pensare ad essa.<ref>Da ''Shōbōgenzō'', (p. 2.</ref>)
*All'interno di questa [[vacuità]] una solida roccia è vacuità.<ref>Da ''Shōbōgenzō'', (p. 18.</ref>)
*Abitualmente consideriamo gli oggetti della natura quali la terra, i fiumi, il sole, la luna e le stelle, come fossero cose esterne alla nostra mente; in realtà queste cose sono la [[mente]] stessa. Non pensate che questo significhi che ogni cosa è solo all'interno della vostra mente. Abbandonate la nozione di fuori, dentro, venire e andare. La mente indivisa non è né all'esterno né all'interno; essa viene e va liberamente, senza attaccamento. (p. 39)
 
==Note==