Antonio Serra: differenze tra le versioni

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*Alla domanda diretta: "il [[fumetto]] sopravviverà nel futuro?" la risposta è sì... ma in un museo! Dobbiamo immaginare il futuro del fumetto come il teatro...
*Il fumetto è qualcosa che non può essere cancellato, che non sparirà nel nulla e che esisterà sempre per gli appassionati. Per le persone che avranno ancora voglia di seguirlo, ma anche di creare nuove pubblicazioni, materiale originale. Ma il [[successo]], quello vasto, quello in cui tu puoi pensare di avere un pubblico di migliaia o milioni di persone, è una prospettiva totalmente irrealistica. Primaria ragione è che un fumetto bisogna leggerlo, ma leggere oggi costa sempre più fatica. Io stesso, che sono del mestiere, a volte mi devo imporre di farlo dicendo: "Devo leggerlo! Mamma mia, non posso accendere la televisione?"
*Le prospettive creative del fumetto, un ''medium'' che ha ormai ottenuto un riconoscimento culturale, sono ottime. Si potranno sviluppare un sacco di cose nuove, come è stato per il [[teatro]]: la sperimentazione, la ricerca! Sono sicuro che verranno prodotte storie splendide. Ma che non venderanno 800mila copie come vendeva ''[[Dylan Dog]]''.
*La [[fantascienza]] è morta. Qui sono sicuro: la tecnologia l'ha uccisa. Persino mia madre non percepisce più come assurde le cose che prima erano fantascienza. Perché c'è il telefonino, il computer, l'iPod, il televisore ultrapiatto. È magia? No, è la tecnologia che ha vinto.
*Pubblicare online il proprio fumetto, per un autore, significa oggi farlo conoscere. Se si tratta di un'idea nuova e originale, si diffonderà attraverso il tam tam della rete, e alla fine verrà stampato. Il fatto che sia già online non riduce il successo di un fumetto su carta, perché è diverso avere tra le mani un libro, con i suoi colori e la sua rilegatura: io credo che questo sia ancora un valore che può spingere le persone all'acquisto.