Adolf Hitler: differenze tra le versioni

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* Una volta un tale m'ha detto: «E io le dico che, se lei fa questo, la Germania va a rotoli nel giro di 6 settimane». Ed io: «Che cosa intende dire?». «Dico che la Germania va a carte quarantotto». E io: «Vuol spiegarsi meglio?» «La Germania cessa di esistere». Io allora ho replicato: «Il popolo tedesco a suo tempo è sopravvissuto alle guerre con i romani. Il popolo tedesco è sopravvissuto all'emigrazione dei popoli. Poi, il popolo tedesco è sopravvissuto alle grandi lotte del primo e del tardo medioevo. Il popolo tedesco è sopravvissuto anche alle lotte religiose del periodo successivo. Il popolo tedesco è sopravvissuto quindi alla guerra dei trent'anni. E dopo, il popolo tedesco è sopravvissuto alle invasioni napoleoniche, alle guerre di liberazione, persino ad una guerra mondiale, persino ad una rivoluzione – e sopravvivrà anche a me».<ref>Citato in Joachim Fest, ''Hitler, una biografia'', Garzanti.</ref>
*{{NDR|Dopo essere uscito indenne nell'attentato del 20 luglio 1944}} Vedo in questo una conferma del compito, affidatomi dalla [[Provvidenza]], di proseguire l'obiettivo di tutta la mia vita, esattamente come ho fatto fino ad oggi...»<ref>Citato in [[Alberto Tagliati]], ''Adolfo Hitler si mangia Carlo Marx'', Historia, giugno 1978, n. 244, Cino del Duca.</ref>
*Non è di Danzica che si tratta. Si tratta di allargare il nostro spazio vitale in Oriente e di assicurarci i viveri, come pure risolvere il problema baltico. I viveri non si possono che trovate nelle zone poco popolate. La razionale amministrazione tedesca, unita alla fertilità del suolo, farà crescere enormemente le scorte. In [[Europa]] non si vede altra possibilità (...). Il problema [[Polonia]] non va disgiunto da quello dello scontro con l'Occidente (...). Inutile sperare che si ripete quanto è avvenuto in Cecoslovacchia. Ci sarà da combattere. Il compito è quello di isolare la Polonia. È molto importante che si riesa ad isolarla.<ref>Citato in Ennio Di Nolfo, ''Storia delle relazioni internazionali. Dal 1918 ai giorni nostri'', Editori Laterza, Roma, 2008, ISBN 978-88-420-8734-2, pag. 288.</ref>
 
==''Mein Kampf''==