W. Bruce Cameron: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 151.57.44.162 (discussione), riportata alla versione precedente di AnjaQantina
Riga 3:
 
==[[Incipit]] di ''Dalla parte di Bailey. Una storia per umani''==
Un giorno mi resi conto che quelle cosette calde, piagnucolose e puzzolenti che si agitavano vicino a me erano i miei fratelli. Ci rimasi male.<br> Non avevo ancora capito a cosa servissero.
Non ci vedevo ancora bene, riuscivo appena a distinguere ombre confuse, ma sapevo che quella sagoma grande e bellissima, con la lingua lunga e meravigliosa, era mia madre. Avevo capito come funzionava: quando l'aria fredda mi increspava il pelo, voleva dire che la mamma se n'era andata da qualche parte, ma quando tornava il caldo era l'ora di mangiare. Spesso, per trovare un posto dove poppare, dovevo scansare quello che, ora lo sapevo, era il muso di uno dei miei fratelli. Tutti cercavano di allontanarmi per rubare la mia parte di cibo – e la cosa mi innervosiva non poco. Non riuscivo proprio a capire a cosa servissero i fratelli. Quando la mamma mi leccava la pancia per farmi uscire strani liquidi da sotto la coda, io alzavo lo sguardo e le facevo l'occhiolino, implorandola in silenzio di sbarazzarsi degli altri cuccioli. La volevo tutta per me.
 
==Bibliografia==
*W. Bruce Cameron, ''Dalla parte di Bailey. Una storia per umani'', traduzione di Duccio Viani, Giunti, 2011. ISBN 9788809766150
*W. Bruce Cameron è un giornalista umoristico americano
 
==Altri progetti==