Fiaba: differenze tra le versioni

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Inserisco una citazione.
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*[...] la leggenda può servire alla storia e la fiaba alla vita: ma storia e vita non sono poi l'una continuazione dell'altra? ([[Olga Visentini]])
*La leggenda è del popolo, la fiaba è per il fanciullo: ma l'una e l'altra si somigliano fin quasi a identificarsi: infatti, i popoli nelle loro origini storiche e le creature nella loro infanzia vedono il mondo con lo stesso sguardo: par quasi che un prisma azzurro sia posto tra il loro occhio e quello che gli uomini adulti chiamano la Realtà. ([[Olga Visentini]])
*Nelle favole i fantasmi d'onnipotenza sono e restano dominanti. Proprio là dove dobbiamo inchinarci maggiormente di fronte alle forze della natura, la favola ci soccorre con i suoi motivi tipici. Nella realtà siamo deboli: per questo gli eroi delle favole sono forti e invincibili; nella nostra attività e nel nostro sapere siamo limitati e ostacolati dal tempo e dallo spazio: per questo gli eroi delle favole vivono in terno, sono contemporaneamente in cento posti diversi, leggono l'avvenire e {{sic|conosocno}} il passato. Pesantezza, durezza, impenetrabilità della materia ci si oppongono e ci ostacolano: nelle favole, invece, l'uomo possiede ali, il suo sguardo penetra attraverso le pareti, la sua bacchetta magica gli apre ogni porta. ([[Sándor Ferenczi]])
 
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