Vladimir Vladimirovič Majakovskij: differenze tra le versioni

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==''Poesie''==
===[[Incipit]]===
''Notte'' <br />Purpureo e bianco rigettati e gualciti, <br> />nel verde hanno buttato manciate di ducati,<br> />e alle nere mani delle finestre accorse<br />hanno distribuito gialle carte accese.
 
===Citazioni===
*''Una volta pensavo<br> | che i libri si facessero così:<br> | arriva un poeta,<br> | lievemente disserra la bocca,<br> | e di colpo comincia a cantare il sempliciotto ispirato:<br> | di grazia!'' (p. 86)
*''Che m'importa di Faust<br> | che in una ridda di razzi<br> | scivola con Mefistofele sul pavimentodel cielo!<br> | Io so<br> | che un chiodo nel mio stivale<br> | è più raccapricciante della fantasia di Goethe!'' (p. 88)
*''Muscoli e nervi sono più sicuri di tutte le preghiere.<br> | Dovremmo impetrare le grazie del tempo?<br> | Ciascuno<br> | di noi<br> | tiene nelle sue cinque dita<br> | le ginghie motrici dei mondi!'' (p. 89)
*''Un uomo da dietro una nube strisciò fuori imbestialito,<br> | si soffiò le enormi narici con aria provocante,<br> | e il volto del cielo si corrugò per un attimo<br> | con la rigida smorfia d'un ferreo Bismarck.'' (p. 93)
*''La notte verrà <br> | a rodere<br> | e a mangiare.<br> | Vedete? Come un [[Giuda Iscariota|Giuda]]<br> | vende di nuovo il cielo<br> | per una manata di stelle spruzzate di tradimento.'' (p. 95)
*''Onnipossente che hai inventato un paio di braccia<br> | e hai fatto sì che ciascuno<br> | avesse una sua testa,<br> | perché non hai inventato una maniera<br> | di baciare, baciare e ribaciare<br> | senza tormenti?!'' (p. 102)
*''Tutti così noiosi, come<br> | se al mondo non ci fosse Capri.<br> | Ma Capri esiste.<br> | Col suo alone di fiori<br> | tutta l'isola è una donna in una cuffia rosa.'' (p. 103)
*''Ricordate:<br> | sotto il peso della croce,<br> | Cristo,<br> | per un secondo,<br> | stanco, si fermò.<br> | La folla urlava:<br> | «Buffone!<br> | Buff-o-ne!»'' (p. 106)
*''Uomini futuri!<br> | Chi siete?<br> | Eccomi qua,<br> | tutto<br> | dolori e lividi.<br> | A voi io lascio in [[Testamenti dalle poesie|testamento]] il frutteto<br> | della mia anima.'' (p. 109)
*''Sono un poeta. Per questo sono interessante. Di questo scrivo. Di tutto il resto, solo se si è decantato nella parola.'' (da ''Io stesso'', p. 16)
*''Il primo libro''<br>'' | Agaf'ja, allevatrice di polli''. ''Se non mi fossero a quel tempo capitati fra le mani altri libri, avrei smesso di leggere. Per fortuna, il secondo libro fu il ''Don Chisciotte''. Questo sì era un libro! Mi feci una spada e una corazza di legno e menai colpi a destra e a manca.'' (p. 19)
*''Nel ridotto | ''<br>Circolo dei nobili. Un concerto di Rachmaninov. ''L'isola dei morti''. Fuggo via dall'intollerabile noia melodica. Dopo un istante fugge anche Burljuk. Scoppiamo a ridere. Bighelloniamo insieme.'' (p. 28)
 
{{NDR|Vladimir Vladimirovič Majakovskij, ''Poesie'', traduzione di Ignazio Ambrogio, Bruno Carnevali, Giovanni Crino, Mario De Micheli, Giovanni Ketoff, Mario Socrate, Pietro Zveteremich, Garzanti, 1972.}}