Marc Augé: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Marc Augé==
*Il viaggio a [[Disneyland]] risulta allora essere turismo al quadrato, la quintessenza del turismo: quel che veniamo a visitare non esiste [...].<ref>Da ''Disneyland e altri nonluoghi'' (''L'Impossible voyage. {{small|Le Tourisme et ses images}}'', 1997), Bollati Boringhieri, Torino, 1999, pp. 24-25; citato in Sponza Giada, ''Disneyland Paris. {{small|Un caso di globalizzazione dei consumi e omologazione culturale?}}'', 2009, [https://books.google.it/books?id=vOMcAgAAQBAJ&pg=PA110#v=onepage&q&f=false pp. 110-111]. ISBN 978-1-4092-8875-6. Citato anche in Francesco Longo, ''[http://www.internazionale.it/weekend/2015/07/04/labirinto-masone-borges Come salvarsi dal labirinto reale di Borges]'', ''Internazionale.it'', 4 luglio 2015.</ref>
*La crisi attuale dovrebbe fornire l'occasione per riflettere in maniera schietta sulle cause, sulla portata e sulle conseguenze della crescente diseguaglianza nel mondo, mentre a sua volta, per riprendere l'espressione di [[Jean-François Lyotard]], la "grande narrazione" liberale perde colpi. Oggi la stragrande maggioranza degli economisti è d'accordo nel riconoscere che, se il divario di reddito tra i paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo globalmente si è un poco ridotto, è considerevolmente aumentato quello tra i più ricchi dei ricchi e i più poveri dei poveri, sia nei paesi ricchi sia in quelli poveri. Da ciò l'apparizione e l'incremento di una grande povertà nei paesi ricchi e di una miseria assoluta nei paesi poveri.<ref name=repubblica>Da ''[http://www.repubblica.it/speciali/repubblica-delle-idee/edizione2012/2012/08/27/news/lo_spread_del_sapere_il_mondo_diviso_tra_colti_e_ignoranti-41550264/ Lo spread del sapere. Il mondo diviso tra colti e ignoranti]'', ''Repubblica.it'', 27 agosto 2012.</ref>
*La storia ha un senso? Quale senso? L'unico senso è la [[conoscenza]]. E l'unico ostacolo alla conoscenza è l'arroganza intellettuale degli allucinati di ogni sorta che vogliono imporre le loro convinzioni all'umanità. Certo, esistono diversi livelli di allucinazione, e non metto sullo stesso piano i teorici del liberalismo e i fanatici religiosi. Ma anche i primi sono ben lontani dalla modestia scientifica (parlo della modestia della scienza in sé, non di quella degli scienziati) che mira a spostare progressivamente le frontiere dell'ignoto.<ref name=repubblica/>