Utente:Caramelize donorz/Citazioni memorabili: differenze tra le versioni

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*I nomi collettivi servono a far confusione. «Popolo, pubblico...». Un bel giorno ti accorgi che siamo noi. Invece, credevi fossero gli altri. ([[Ennio Flaiano]])
*Non bisogna toccare gl'idoli: la doratura ci rimane sulle dita. ([[Gustave Flaubert]])
*Un idealista è colui che aiuta gli altri a prosperare. ([[Henry Ford]])
*La cosa che sente più stupidaggini al mondo è molto probabilmente un quadro di museo. ([[Edmond de Goncourt]])
*L'eccessivo valore che diamo ai minuti, la fretta, che sta alla base del nostro vivere, è senza dubbio il peggior nemico del piacere. ([[Hermann Hesse]])
*Piantatela di mettere il maledetto segno del dollaro su ogni fottuta cosa di questo pianeta. ([[Bill Hicks]])
*Il dramma è la vita con le parti noiose tagliate. ([[Alfred Hitchcock]])
*Parti di lunedì con l'idea fissa di divertirti. Saluti con disinvoltura i ragazzi sul pontile, ti accendi la pipa più grossa che hai e cammini sul ponte con aria tracotante neanche fossi il capitano Cook, Sir Francis Drake e Cristoforo Colombo tutti in uno. Martedì vorresti non essere mai partito. Mercoledì, giovedì e venerdì vorresti essere morto. Sabato sei in grado di sorseggiare qualche cucchiaiata di brodo ristretto, e di sederti sul ponte, e di rispondere con un sorriso languido ed esangue alle persone di buon cuore che ti domandano come va. Domenica ricominci a camminare e a ingurgitare cibi solidi. E lunedì mattina, mentre con la valigia e l'ombrello, in piedi davanti al parapetto, aspetti di scendere a terra, incomincia a piacerti davvero. ([[Jerome K. Jerome]])
*Il lavoro intellettuale strappa l'uomo alla comunità umana. Il lavoro materiale, invece, conduce l'uomo verso gli uomini. ([[Franz Kafka]])
*La vera via passa su una corda, che non è tesa in alto, ma rasoterra. Sembra fatta più per far inciampare che per essere percorsa. (Franz Kafka)
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*Chi porta il paraocchi, si ricordi che del completo fanno parte il morso e la sferza. (Stanisław Jerzy Lec)
*Il cinema deve essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole. E per me lo spettacolo più bello è quello del mito. Il cinema è mito. ([[Sergio Leone]])
*Il rischio professionale di fare di te stesso uno spettacolo, sulla lunga distanza, è che a un certo punto anche tu compri un biglietto d'ingresso. ([[Thomas McGuane]])
*Se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di giganti. ([[Isaac Newton]])
*Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. ([[Paolo di Tarso]])
*La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita non basta. ([[Fernando Pessoa]])
*Come diceva quella ragazza sgomenta al suo ragazzo: — Perché non sei anticonformista anche tu, come tutti gli altri? ([[Giuseppe Pontiggia]])
*Se esistono uomini che non si sono mai coperti di ridicolo, è perché non lo si è cercato bene. ([[François de La Rochefoucauld]])
*Vedi cose che esistono e ti chiedi "perché"? Ma io sogno cose non ancora esistite e chiedo "perché no"? ([[George Bernard Shaw]])
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*Per qualche tempo restò immobile e insensibile nel mezzo del suo lussuoso studio. Tutta la sua sostanza vitale, tutta la sua vita s'erano risvegliate in un solo istante, quasi a lui fosse tornata la giovinezza, quasi le spente scintille del suo ingegno di nuovo ardessero. Una benda era improvvisamente caduta dai suoi occhi. Dio! Aver perduto così, senza rimorso, gli anni migliori della giovinezza, avere strutta, spenta, la fiamma che forse ardeva nel petto, che forse avrebbe ora divampato in bellezza, che avrebbe forse, anch'essa, strappate lagrime d'ammirazione e di riconoscenza! E avere ucciso tutto questo, averlo ucciso senza pietà! Fu come se in quell'istante a un tratto rivivessero in lui gli impeti e gli slanci d'un tempo. Afferrò il pennello e si accostò a una tela. Il sudore dello sforzo gli scorreva per il volto; si tendeva tutto in un unico desiderio e ardeva d'un unico pensiero: voleva rappresentare un angelo caduto. Questa idea era la più consona alla sua disposizione di spirito.
*Nell'insignificante l'artista creatore è grande come nel grande; nello spregevole non vi è per lui nulla di spregevole, poiché insensibilmente ne traspare la sua nobile anima, e già lo spregevole ha preso un alto senso, poiché è passato attraverso il purgatorio di quell'anima.
*La bellezza fa autentici miracoli. Ogni difetto morale di una bella donna, lungi dal generare repulsione, diventa invece al massimo grado attraente; il vizio stesso spira leggiadria; ma scompaia la bellezza, e una donna dovrà essere venti volte più intelligente di un uomo per attirarsi, non dico amore, ma almeno stima.
*E si copriva la faccia colle mani, il povero giovane, e molte volte, in seguito, durante la sua vita, tremò vedendo quanta inumanità sia nelle creature umane, quanta feroce volgarità si nasconda nella mondanità raffinata e illuminata, e, Dio mio! persino negli uomini che il mondo tiene per nobili e onesti.
*Fenomeno inconcepibile: ciò che quotidianamente ci circonda, che è inscindibile da noi stessi, che è ordinario, questo non può esser rivelato che da un ingegno profondo, grande, straordinario. Ma ciò che si dà di rado, che costituisce eccezione, che ci colpisce per la sua difformità, per la sua discordanza in seno all'armonia, a questo s'attacca a due mani la mediocrità. Ed ecco, la vita di un ingegno profondo scorre nella pienezza del suo flusso, in tutta la sua armonia, pura come uno specchio, o riflettendo con immutabile nitore le nubi cupe e le luminose: quella della mediocrità trascorre in onda torbida e lutulenta, senza riflettere né la luce né l'ombra.
*Ora, a me non piace parlar di musica né di canto. Mi sembra che tutti i trattati e i resoconti musicali debbano apparir noiosi ai musicisti stessi: la più gran parte della musica è ineffabile e inanalizzabile.
 
==[[Aldous Huxley]]==
*Noi viviamo insieme, agiamo e reagiamo gli uni agli altri; ma sempre, in tutte le circostanze, siamo soli. I martiri quando entrano nell'arena si tengono per mano; ma vengono crocifissi soli. Allacciati, gli amanti cercano disperatamente di fondere le loro estasi isolate in una singola autotrascendenza; invano. Per la sua stessa natura, ogni spirito incarnato è condannato a soffrire e godere in solitudine. Sensazioni, sentimenti, intuiti, fantasie, tutte queste cose sono personali e, se non per simboli e di seconda mano, incomunicabili. Possiamo scambiarci informazioni circa le esperienze, mai però le esperienze stesse. Dalla famiglia alla nazione, ogni gruppo umano è una società di universi-isole.
*Sentii d'un tratto che le cose andavano troppo oltre. Troppo oltre, anche se andavano in una bellezza piú intensa, in un significato piú profondo. Il timore, come lo analizzo in retrospettiva, era di essere sopraffatto, di disintegrarmi sotto la pressione di una realtà piú grande di quanto una mente abituata a vivere la maggior parte del tempo in un minuscolo mondo di simboli potesse sopportare.
*Che l'umanità in genere sarà mai in grado di fare a meno dei Paradisi Artificiali, sembra molto improbabile. La maggior parte degli uomini e delle donne conduce una vita, nella peggiore delle ipotesi cosí penosa, nella migliore cosí monotona, povera e limitata, che il desiderio di evadere, la smania di trascendere se stessi, sia pure per qualche momento, è, ed è stato sempre, uno dei principali bisogni dell'anima. L'Arte e la Religione, i carnevali e i saturnali, la danza e l'oratoria, sono serviti tutti, come disse H. G. Wells, da Brecce nel Muro. E per l'uso privato e quotidiano vi sono sempre stati gli stupefacenti chimici. Tutti i sedativi e i narcotici vegetali, tutte le sostanze euforiche che crescono in piante, gli stupefacenti che si sviluppano in bacche o si estraggono dalle radici, tutti, senza eccezione, sono stati conosciuti e sistematicamente usati dagli esseri umani da tempo immemorabile. E a questi modificatori naturali della coscienza, la scienza moderna ha aggiunto la sua parte di sostanze sintetiche, il cloralio, per esempio, e la benzedrina, i bromuri e i barbiturici.
 
==[[David Herbert Lawrence]]==
*Si ritiene che il mondo sia colmo di possibilità ma, nella maggior parte dei casi, nell'esperienza personale si riducono a pochissime. Vi sono miriadi di pesci nel mare… forse… ma a quanto sembra, la stragrande maggioranza è composta da sgombri o aringhe, e se non si è uno sgombro o un'aringa, si hanno scarsissime probabilità di incontrare altri tipi di pesci nel mare.
*Il pubblico non apprezza ora se non ciò che lusinga i suoi vizi.
*Inutile tentare di scrollarsi di dosso la propria solitudine. Bisogna tenercisi aggrappati per tutta la vita. Solo a volte, di tanto in tanto, il vuoto si colmava. A volte! Ma occorreva attendere l'occasione propizia. Rassegnarsi alla propria solitudine e tenercisi aggrappati, per tutta la vita. E poi accettare le rare occasioni in cui il vuoto si colma, se capitano. Ma bisogna che capitino, spontaneamente. Non si può forzare la mano al destino.
*È forse l'unica cosa che non ti permettono di fare, quella di essere franchi e schietti in materia di sesso. Si può essere sudici quanto si vuole. Anzi, più ci si comporta sudiciamente riguardo al sesso, e più la cosa va loro a genio. Se invece si crede nel sesso e non si vuole che sia infangato, allora ti fregano. È il solo folle tabù superstite, il sesso inteso come una cosa naturale e vitale. Non ne vogliono sapere, e sono pronti ad ammazzare, piuttosto di permettere ad altri di praticarlo.
*Ed è così che siamo fatti. Per pura forza di volontà isoliamo le nostre intuizioni interiori dalla consapevolezza di ciò che ammettiamo pubblicamente. Ciò provoca uno stato di paura, o di apprensione, che rende dieci volte più duro il colpo, quando lo riceviamo.
 
==[[George Orwell]]==
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*Ma, che lo ammetta o no, qualsiasi scrittore, e in primo luogo qualsiasi romanziere, ha un ''suo'' «messaggio» che ne influenza l'intera opera fin nei minimi particolari. Tutta l'arte è propaganda.
*Se la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente cose che non vogliono sentire.
 
 
==[[Voltaire]]==
*Questo libro può essere letto soltanto da persone illuminate; il volgo non è fatto per simili conoscenze: la filosofia non sarà mai il suo retaggio. Coloro che affermano che esistono verità che devono essere nascoste al popolo non devono allarmarsi, il popolo non legge: lavora sei giorni la settimana e il settimo va all'osteria. Insomma, le opere di filosofia sono fatte solo per i filosofi, e ogni uomo dabbene deve cercare di essere filosofo, senza piccarsi di esserlo.
*Tutti gli uomini sarebbero dunque necessariamente uguali, se fossero senza bisogni. La miseria connessa alla nostra specie subordina un uomo a un altro uomo; non l'ineguaglianza è la vera disgrazia, ma la dipendenza.
*L'entusiasmo è soprattutto il comune retaggio della devozione male intesa.
*L'entusiasmo è esattamente come il vino: può eccitare tanto tumulto nei vasi sanguigni, e cosí violente vibrazioni nei nervi, che la ragione ne viene affatto distrutta. Può anche causare soltanto leggere scosse, che si limitano a dare al cervello solo un poco piú di attività; è quel che accade nei grandi moti d'eloquenza, e soprattutto nella poesia sublime. L'entusiasmo ragionevole è la dote dei grandi poeti.
*È vero: chi gode ne sa piú di chi riflette, o almeno sa meglio, è piú felice. Ma che volete? Non dipendeva da me né ricevere né respingere tutte le idee che sono venute nel mio cervello per combattersi fra loro e hanno preso le mie cellule midollari per loro campo di battaglia. Quando si sono ben battute, io non ho raccolto dalle loro spoglie altro che l'incertezza.<br />È triste avere tante idee, e non sapere con precisione la natura delle idee.<br />Lo ammetto; ma è assai piú triste, e molto piú sciocco credere di sapere quello che non si sa.
*La nostra miserabile specie è cosí fatta, che quelli che camminano sulle vie battute gettano sempre sassi a quelli che insegnano le nuove vie.