Sperimentazione animale: differenze tra le versioni

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Annette Baier; wlinks
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*Chi tirerà fuori anche un solo topo da una gabbia sperimentale sarà scritto nei libri delle Sibille angeliche. ([[Guido Ceronetti]])
*Coloro che sperimentano tecniche operatorie o medicine su animali, oppure iniettano loro delle malattie per poter aiutare gli esseri umani coi risultati ottenuti, non dovrebbero mai tranquillizzare la loro coscienza con la scusa generale che le loro terribili azioni vengono compiute per un nobile scopo. È loro dovere riflettere in ogni singolo caso se è realmente e veramente così necessario sacrificare un animale per l'umanità. Dovrebbero preoccuparsi ansiosamente di alleviare il più possibile il dolore che provocano. ([[Albert Schweitzer]])
*Gli animali non possono esprimere la loro disapprovazione, ma possono lamentarsi e protestare, almeno finché le loro corde vocali non vengono tagliate per risparmiare agli sperimentatori le proteste rivolte nei loro confronti. ([[Annette Baier]])
*Gli animali non sono in grado di perorare la loro causa e coloro che la perorano per loro non hanno alcun interesse finanziario diretto, né altri tipi di interesse personale in gioco, per quanto molti possano essere emotivamente "coinvolti". Riguardo invece ai guadagni particolari legati al mantenimento delle pratiche esistenti e alle perdite che deriverebbero dal loro mutamento, scopriamo un gran numero di gruppi alle cui convinzioni potremmo non dare credito. Macellai, cacciatori, allevatori, pellicciai, ricercatori che sperimentano su animali, se non risarciti, dovrebbero sopportare perdite personali significative qualora dovessimo modificare le nostre pratiche. Pertanto, non ci si può attendere che essi valutino la questione morale senza la distorsione derivante dai loro interessi particolari. Gli scienziati potrebbero sostenere che nel ''loro'' caso l'interesse personale coincide con un interesse umano universale; un'analoga giustificazione, però, credo, potrebbe essere avanzata anche dal macellaio e dal pellicciaio. ([[Annette Baier]])
*"Grazie alla scienza abbiamo imparato a calibrare numeri, dosi e funzioni, evitando ogni sofferenza all'animale... bisogna evitare di manipolare la realtà inventandosi la pratica (inesistente) della vivisezione" asserisce [[Elena Cattaneo]] [...] Ma l'esistenza stessa delle deroghe, sempre più di frequente accordate, per testare senza anestesia, proprio ''affinché'' l'animale provi dolore, contrasta irrimediabilmente con tali affermazioni, e, più in generale, l'intera sperimentazione animale si basa su interventi che impongono atroci sofferenze fisiche e psicologiche [...] La realtà di laboratorio descritta dall'onorevole Cattaneo parla di pochi animali trattati magnificamente in contesti ameni [...] Purtroppo però video, immagini, testimonianze dirette e le stesse pubblicazioni scientifiche ci descrivono una realtà opposta. Come credere, allora, al resto? Quale senso e valore attribuire all'esortazione, rivolta agli "animalisti", ad accettare una diagnosi ineluttabile (la vivisezione non può tramontare) da parte di una scienza che, contraddizione in termini, rifiuta il progresso? È come se l'imprenditoria contemporanea perorasse l'utilizzo degli schiavi, prendendo a modello il Colosseo o le piramidi. ([[Margherita D'Amico]])
*I metodi alternativi (in realtà "complementari") li creiamo noi scienziati e ne conosciamo bene significato, vantaggi, applicazioni e limiti. E sappiamo che è grazie alla sperimentazione animale che sono state sconfitte malattie che uccidevano milioni di bambini e adulti; che sono aumentate le capacità di trattare farmacologicamente o chirurgicamente malattie a lungo mortali; che abbiamo 4 vaccini contro Ebola e la possibilità di salvare vite umane. È stato anche grazie alla sperimentazione animale se l'aspettativa di vita alla nascita, per i nostri figli e nipoti, oggi supera gli 80 anni; se oggi si sperimentano nell'uomo (anche nel bambino) terapie geniche per diverse malattie; se abbiamo Rna interferenti capaci nell'animale di spegnere geni-malattia; strategie di sostituzione cellulare nel Parkinson di prossima sperimentazione clinica; trattamenti per l'ictus in cui effetto, finestra di opportunità e rischi connessi coincidono quasi perfettamente fra animali e uomo. ([[Elena Cattaneo]])
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===[[Richard Ryder]]===
*Catturate a volte nella grande arborea libertà della loro giungla natale, le scimmie vengono confinate in gabbie di poco più di un metro quadrato. [...] C'è quindi poco da stupirsi se quando viene il momento del coltello o dell'iniezione sono così folli o inerti da non essere più esempi rappresentativi della vita animale.<br />Gli psicologi che studiano il comportamento di migliaia di tali creature ogni anno raramente tengono conto del fatto che questi loro disgraziati pazienti sono stati talmente provati da divenire più simili a mostri che ad animali. [...] Quando sono tenuti in modo appropriato un cane o un gatto sviluppano grandi raffinatezze di comportamento, di cui l'animale da laboratorio non dà mai prova. Coloro che hanno avuto la fortuna di osservare da vicino animali non spaventati che vivono allo stato libero sono spesso colpiti dalla complessità e dalla ricchezza della vita che essi conducono. Questi piaceri l'animale da laboratorio non li conosce mai; per lui sempre gli stessi quattro muri bianchi e lo stesso odore di disinfettante.
*Le differenze nelle reazioni alle sostanze tossiche variano considerevolmente tra le specie, cosicché il valore di questi esperimenti è molto dubbio. Sebbene il talidomide fosse stato largamente provato sugli animali in diversi paesi, le sue terribili proprietà non vennero scoperte. Viceversa la [[penicillina]], il più importante farmaco scoperto nel secolo, non fu largamente provata sugli animali prima che le sue miracolose proprietà terapeutiche fossero dimostrate su pazienti umani. Se fosse stata sperimentata a fondo sugli animali, la sua alta tossicità per le cavie ne avrebbe certamente impedito l'uso clinico.
*Ugualmente ingannevole può essere l'asserzione che gli esperimenti sono stati condotti sotto [[anestesia]]. Sistemi di contenzione e farmaci paralizzanti possono oggi essere così efficaci che spesso l'anestesia non è necessaria da un punto di vista puramente pratico. Il rischio di somministrare una dose troppo grande e di perdere così un costoso scimpanzé può per esempio indurre spesso uno scienziato o un tecnico inesperto di complicate tecniche anestetiche a somministrare una dose troppo piccola da cui l'animale si riprende presto, ma non prima di essere stato ben legato alla tavola operatoria.
 
===''[[Una carezza per guarire]]''===