David George Ritchie: differenze tra le versioni

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'''David George Ritchie''' (1853 – 1903), filosofo britannicoscozzese.
 
*Abbiamo reso alcuni [[animale|animali]] in un certo senso membri onorari della nostra società; ed arriviamo a vederli in una relazione quasi umana con noi, in particolare quando conferiamo loro nomi propri, come se fossero persone. Di [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], quel misantropo che amava i cagnolini, si potrebbe quasi dire che lui ed il suo cane (il sovrano in carica del momento) formavano una società a sé. In senso metaforico si può dire che abbiamo dei doveri verso questi esseri umani onorari.<ref name="diritti">Da ''Perché gli animali non hanno diritti'', traduzione di Paolo Garavelli, in Tom Regan, Peter Singer, ''[[Diritti animali, obblighi umani]]'', Gruppo Abele, Torino, 1987, pp. 185-186. ISBN 88-7670-097-8</ref>
*Il male del dolore è l'elemento di verità permanente nella protesta [[edonismo|edonista]] contro l'ascetismo; ma il considerare il puro dato della sensibilità principio determinante il giusto e lo sbagliato in etica, è l'astrattezza che rende l'edonismo, anche nella sua forma universalistica, una teoria etica inadeguata.<ref name="diritti" />
*Se tutti gli uomini fossero [[ebrei]], è stato giustamente osservato, non esisterebbe più alcun [[maiale]]; e se tutto il mondo fosse [[vegetarianismo|vegetariano]], ci sarebbero ancora pecore o mucche, ben curate e protette dalla morte per fame? Forse qualche esemplare isolato in un giardino zoologico: tutte le rape dovrebbero infatti essere utilizzate per l'alimentazione umana.<ref name="diritti" />
 
==Note==