Meditazione: differenze tra le versioni

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*Il ''dhyāna'' {{NDR|la meditazione nello Yoga classico}}, che in contesto tantrico indica innanzitutto la rappresentazione mentale di una divinità, nella pratica presenta spesso una dimensione corporea: è attraverso la meditazione che lo yogin si raffigura il proprio corpo immaginale e vive la presenza di questo dentro di sé. ([[André Padoux]])
*Invero la saggezza (nata dalla pratica yoga) è superiore alla pratica (meccanica) dello yoga; la meditazione è più desiderabile del possesso della conoscenza (teorica); la rinuncia ai frutti delle azioni è meglio (degli stati iniziali) della meditazione. la rinuncia ai frutti delle azioni è seguita immediatamente dalla pace. (''[[Bhagavadgītā]]'')
*''La meditazione, chi medita e l'oggetto della meditazione, | la rinuncia e lo scorgere la verità, | non sono altro che proiezioni, | chi sa questo ottiene la liberazione.'' ([[Laṅkāvatārasūtra]])
*La meditazione cristiana può essere nel suo nucleo solo contemplazione amorosa, riflessiva e obbediente di questo uomo che è l'autoaffermazione di Dio. ([[Hans Urs von Balthasar]])
*La meditazione deve cominciare con il corpo. Esso è il veicolo del Sé, che, se non è controllato nei suoi desideri, ostacola la vera meditazione. ([[B. K. S. Iyengar]])