Tommaso d'Aquino: differenze tra le versioni

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*La scienza filosofica riguarda l'ente in quanto ente, cioè considera l'ente dal punto di vista della ratio universale di ente, e non dal punto di vista della ratio specifica di qualche ente particolare. (da ''In Met.'', XI, l. 3 n. 1)
*Perciò l'emissione dello sperma deve essere così ordinata da poterne seguire la generazione e l'educazione della prole. Da ciò risulta evidente che è contro il bene dell'uomo ogni emissione dello sperma, prodotta in modo da non poterne seguire la generazione. […] Perciò, dopo il peccato di omicidio, col quale si distrugge la natura umana già esistente in atto, occupa il secondo posto questo genere di peccato, col quale viene impedita la generazione della natura umana. (da ''Contra Gentiles'', III, c. 122)
*Poiché il sentimento della pietà sorge dalle afflizioni degli altri, ed accade anche agli [[animale|animali]] bruti di soffrire dolore, l'affezione della pietà può sorgere nell'uomo anche rispetto alle afflizioni degli animali. Ovviamente, chiunque sia abituato a provare un sentimento di pietà verso gli animali, è per questo motivo più disposto ad un'affezione di pietà verso gli uomini: onde si dice nei [[Libro dei Proverbi|Proverbi]] XII 10: «Il giusto sa curare il suo bestiame, ma le viscere degli empi sono crudeli». E perciò il Signore, vedendo che il popolo ebraico era crudele, per poterlo richiamare alla pietà, volle insegnargli la misericordia anche verso le bestie brute, proibendo che venissero compiuti contro gli animali certi atti che sembrano confinare con la crudeltà. E perciò egli proibì loro di bollire i cuccioli nel latte della madre ([[Deuteronomio|Deut.]] XIV 21), o di mettere la museruola al bue che trebbia (Deut. XXV 4), o di uccidere gli uccelli vecchi con quelli giovani (Deut. XXII 6,7).<ref>Citato in [[Joseph Rickaby]], ''Dei cosiddetti diritti degli animali'', traduzione di Paolo Garavelli, in Tom Regan, Peter Singer, ''[[Diritti animali, obblighi umani]]'', Gruppo Abele, Torino, 1987, pp. 181-182. ISBN 88-7670-097-8</ref>
*Quando si dice che l'intemperanza è il vizio più disonorante, s'intende tra i peccati umani […] Ma quei peccati che sorpassano i limiti della natura umana sono ancora più disonoranti. Tuttavia anche questi sembrano ridursi per eccesso al genere dell'intemperanza: il fatto, per esempio, di mangiare carne umana, o nel coito bestiale od [[omosessualità | omosessuale]]. (da ''Somma Teologica, IIa-q.CXVII, a.4'')
*Quello che si [[speranza|spera]] si deve credere che possa essere ottenuto; è quanto aggiunge la speranza al puro desiderio. (da ''Comp. Theol.'' II, 8 – citato in [[Hans Urs von Balthasar|von Balthasar]], ''Sperare per tutti'', Jaca Book, Milano 1997, p. 55)
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==Altri progetti==
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===Opere===