Benedetto da Norcia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 6:
===[[Incipit]]===
[[File:Benedictus - Regula, Anno domini MCCCCLXXXXV die XXVII otubrio - 2472028 ib00310000 TMD MASTER IMG Scan00011.tif|thumb|Prologo della ''Regula'']]
Egli è noto, che sono quattro le specie dei monaci. La prima è dei Cenobiti, cioè monasteriali, militanti sotto una Regola o un Abbate. Siegue la seconda, degli Anacoreti, cioè [[Eremita|Eremiti]]; che non per recente fervore di conversione, ma per lunga pruova di monastero, di già istruiti dal conforto di altri molti, appresero a combattere contro il Diavolo; e ben muniti escono dal domestico combattimento alla singolare tenzone dell'eremo, di già sicuri, bastano, con l'ajuto di [[Dio]], senza l'altrui consolazione, con la sola mano o il braccio, a pugnare contro i vizii della carne dei pensieri.
 
===Citazioni===
*Nessuno in monastero seguiti il proprio volere. Né ardisca veruno di venire a proterva contesa coll'[[Abate|Abbate]], o dentro o fuori del monastero. Che se l'abbia fatto, sia sottoposto alla pena della Regola. Esso Abbate però faccia tutto con timore di Dio e osservanza della Regola; sapendo ch'egli fuor di dubbio dovrà rendere conto a Dio giudice di tutti i suoi giudizii. (cap. 3)
*Sopra di ogni altro questo vizio sia estirpato sin dalle radici nel monastero; che niuno cioè ardisca nè dare nè ricevere nulla senza il comando dell'[[Abate|Abbate]], nè avere cosa alcuna di [[Proprietà|proprio]], niente affatto; nè codice, nè tavolette, nè stilo, nulla in somma; come è giusto che non abbia siffatte cose chi non ha più balìa nè della propria volontà nè del proprio corpo. (cap. 33)
*L'Oratorio tal sia, quale è nominato; né quivi si faccia o pensi mai altra cosa veruna. Compiuto l'Officio divino, tutti con sommo silenzio escano: e si usi rispetto alla casa di Dio, affinchè se un fratello vuole per avventura particolarmente fare orazione da sé, non sia impedito dall'altrui importunità. (cap. 52)