Jorge Luis Borges: differenze tra le versioni
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*Affermare che fu uomo e fu incapace di peccato racchiude una contraddizione; gli attributi di ''impeccabilitas'' e di ''humanitas'' non sono compatibili. (2003, p. 143)
*[[Dio]] si fece totalmente uomo, ma uomo fino all'infamia, ma uomo fino alla riprovazione e all'abisso. Per salvarci, avrebbe potuto scegliere ''qualunque'' dei destini che ordiscono la complessa rete della storia; avrebbe potuto essere [[Alessandro Magno|Alessandro]] o [[Pitagora]] o [[Rurik]] o [[Gesù]]; scelse un destino spregevole: fu [[Giuda Iscariota|Giuda]]. (2003, p. 144)
==''In difesa di Mark Twain''==
*Si è affermato un'infinità di volte che quest'autore è solo accidentalmente americano, e che lo stesso sarebbe potuto "accadere" a Londra come a Upsala. Io non posso essere d'accordo. Non solo è americano, ma è addirittura ''yankee'', il terrificante e umoristico Poe: sia nella continua precisione e nel realismo dei suoi svariati giochi con le tenebre, le scritture segrete e il verso poetico, sia nelle ventate di enorme ciarlataneria che ricordano Barnum. (p. VI)
*Mark Twain è immaginabile soltanto in America. Non sappiamo, non lo potremo mai sapere, quello che l'America gli ha tolto. Sappiamo quello che gli hanno dato ''Huckleberry Finn'' e ''Roughing {{Sic|it}}'' e ''The Innocents at Home'' e ''Tom Sawyer'' e l'infinita inettitudine della polizia che non si accorge delle migrazioni dell'Elefante Bianco. Riduciamo a uno solo tutti i suoi libri e diciamo brevemente: «Mark Twain ha composto ''Huckleberry Finn'' in collaborazione con il Mississippi, fiume fangoso dell'America». (p. VI)
*La più grossolana delle molte tentazioni intellettuali, ma anche la più facile e la più diffusa, è quella di affermare che una cosa è il contrario di ciò che sembra a prima vista. (p. VII)
*Posso giurarvi che un poeta spagnolo, il cui nome non voglio ricordare, in mia presenza una volta disse: «Quel topo m'inquieta, mi turba, perché in lui tocco con mano la tragedia del popolo americano». (p. VII)
*Se qualche merito eccezionale può vantare Mark Twain nella nostra memoria, è come scrittore; se qualcosa cerchiamo (e troviamo) nei suoi tanti volumi, questo non è precisamente il tragico. Mark Twain – oh, quale riscattato e quasi paradossale assioma! – era un umorista. (pp. VII-VIII)
*Mark Twain (è importante ripeterlo) ha scritto ''Huckleberry Finn'', libro che da solo basta per la gloria. Libro né umoristico né tragico, libro semplicemente felice. (p. IX)
*Se non vado errato, i romanzi sono buoni in modo direttamente proporzionale all'interesse che l'unicità dei caratteri suscita nell'autore e inversamente proporzionale ai propositi intellettuali o sentimentali che lo guidano. (p. IX)
==Introduzione a ''L'invenzione di Morel''==
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*Jorge Luis Borges, ''Finzioni'', traduzione di Franco Lucentini, Einaudi, Torino 1955.
*Jorge Luis Borges, ''Il libro di sabbia'', trad. di Ilide Carmignani, Adelphi, 2004. ISBN 9788845918414
*Jorge Luis Borges, ''In difesa di Mark Twain'' (''Una vindicación de Mark Twain'', 1935), traduzione di Claudia Marseguerra, in Mark Twain, ''Il principe e il povero'', Mondadori, Milano, 2014. ISBN 978-88-04-48608-4
, traduzione di Francesco Tentori Montalto, Adelphi, Milano 2000.
*Jorge Luis Borges, ''L'Aleph'', traduzione di Francesco Tentori Montalto, Feltrinelli, 1961.
*Jorge Luis Borges, ''L'Aleph'', a cura di Tommaso Scarano, traduzione di Francesco Tentori Montalto, Adelphi, Milano 1998.
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