George Orwell: differenze tra le versioni

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*Le pagine sulla tortura, sul sottile legame d'amore che lega il torturato al torturatore, le avevamo già lette da qualche altra parte, se non altro in Sade. L'idea che la vittima di un processo ideologico debba non solo confessare, ma pentirsi, convincersi del suo errore e amare sinceramente i suoi persecutori, identificarsi con essi (e che solo a quel punto valga la pena di ucciderla), Orwell ce la presenta come nuova, ma non è vero: è pratica costante di tutte le inquisizioni che si rispettino. Eppure ad un certo punto indignazione ed energia visionaria prendono la mano all'autore e lo fanno andare al di là della "letteratura", così che Orwell non scrive soltanto un'opera di narrativa, ma un cult book, un libro mitico. Le pagine sulla tortura di Winston Smith sono terribili, hanno una grandezza cultuale, appunto, e la figura del suo persecutore ci prende alla gola, perché anche costui abbiamo già conosciuto da qualche parte, sia pure travestito, e a qualche liturgia noi abbiamo già in qualche modo partecipato, e temiamo che improvvisamente il persecutore si riveli e ci appaia al fianco, o dietro, o davanti, e ci sorrida con infinita tenerezza. ([[Umberto Eco]])
*Libellista di second'ordine. ([[Italo Calvino]])
*Che si sia tardato ad ascoltarlo e comprenderlo non fa che provare quant’era in avanti rispetto alla coscienza dei tempi. ([[Italo Calvino]])
*Orwell era convinto che la libertà di pensiero avesse bisogno di un linguaggio preciso e i suoi saggi sono una dimostrazione pratica di questa fede. ([[Gillian Fenwick]])
*Orwell fu un uomo singolare, ma rappresentò anche l'uomo qualunque. Egli parlò per se stesso, ma ciò che scrisse spesso rappresentò con le parole idee di valore universale. Scrisse di argomenti contingenti eppure le sue idee mantengono una validità più di mezzo secolo dopo, tanto che anche le persone che non leggono correntemente opere letterarie sono in grado di riconoscere il nome di George Orwell, il titolo 1984, l'espressione Grande Fratello, nonché i suoi slogan e modi di dire. ([[Gillian Fenwick]])