Capracotta: differenze tra le versioni

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*In Molise, violente bufere avevano costretto la Polstrada a consigliare l’uso di catene per raggiungere i comuni di Capracotta e Pescopennataro. E chi voleva raggiungerli? Gli abitanti cercavano di andarsene da una vita. ([[Andrea G. Pinketts]])
*A Pretoro ci era stato detto che, essendo l’alto paese di Capracotta luogo di villeggiatura, v’avremmo trovato alberghi per riposarci. Dei luoghi di villeggiatura aveva infatti la riduzione di tutto a superficie e la sgargiante monotonia. ([[Eugenio Corti]])
*Pochi uomini stavan rivolti verso il mare; i più passavan a rassegna le passeggiere. I giovani, seduti sopra i parapetti, con una gamba spenzoloni di fuori e i cappelli arrovesciati sulla nuca, pigliavan degli atteggiamenti di baldanza marinaresca, parlando forte e modulando il riso in maniera da attirar l’attenzione, e quasi tutti guardavano verso la boccaporta del dormitorio femminile, dove s’erano raccolte, come sopra un palco molte giovani ben pettinate, con nastrini nei capelli, con vestiti chiari, con fazzoletti vistosi, annodati con garbo: la parte intraprendente, pareva, del bel sesso di terza. Fra queste spiccava una bella donnetta, – una contadina di Capracotta, – con un visetto regolare e dolce di madonna (lavata male), a cui diceva mirabilmente un fazzoletto da collo, che portava incrociato sul petto, tutto purpureo di rose e di garofani, che parean veri e fiammeggiavano agli occhi. ([[Edmondo De Amicis]])
 
*Un monferrino con un muso di cinghiale, era diventato addirittura ''canuto spettacolo'' per la contadina di Capracotta, il cui visetto tondo di madonna mal lavata, colorito dal riflesso del suo fazzoletto a rose vermiglie, faceva girar la cùccuma anche a vari altri, non ostante la presenza d’un lungo marito barbuto. ([[Edmondo De Amicis]])
 
 
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