Eugenio Corti: differenze tra le versioni

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*Ho ricercato la figura del [[soldato]] anche nel Medioevo. E ho trovato l'immagine del cavaliere, che metteva Dio sopra tutto. Il cavaliere medioevale non infierisce sul nemico per ucciderlo, ma gli stringe la mano. C'è della bellezza in questo, e questa realtà investe tutto il mondo. (citato in Chiara Sirianni, ''Eugenio Corti racconta il Medioevo'', ''Tempi'', 21 dicembre 2008; citato in ''[http://www.eugeniocorti.net/?cat=6 eugeniocorti.net]'')
*Quello che ha influito maggiormente su di me ancora ragazzo, anzi quasi bambino, è stato [[Omero]]. Quando, in prima ginnasio, mi sono trovato tra le mani le sue due opere e ho incominciato a leggerle, ne sono rimasto totalmente conquistato. Percorrevo quel nuovo dominio con tale entusiasmo che, quando suonava la campana di interruzione dello studio, provavo un gran fastidio. È stata un'esperienza fortissima, che ha influito per sempre sul mio modo di scrivere. Di Omero mi ha appassionato la capacità di rendere bello tutto ciò di cui parla, il fatto che abbia saputo introdurre nel mondo tanta bellezza. (citato in Paola Scaglione, ''Parole scolpite: i giorni e l'opera di Eugenio Corti'', p. 45)
 
== ''I poveri cristi'' ==
===Citazioni===
*A Pretoro ci era stato detto che, essendo l’alto paese di [[Capracotta]] luogo di villeggiatura, v’avremmo trovato alberghi per riposarci. Dei luoghi di villeggiatura aveva infatti la riduzione di tutto a superficie e la sgargiante monotonia. (p. 78)
 
== ''Il Cavallo Rosso'' ==