Tom Regan: differenze tra le versioni

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*Nelle settimane seguenti visitai altri [[Mattatoio|mattatoi]] più grandi e osservai centinaia di maiali e migliaia di polli mentre esalavano il loro ultimo respiro in enormi catene di smontaggio e di morte [...]. Le persone che lavoravano in questi posti effettivamente paragonavano quello che facevano a «[[catena di montaggio|catene di montaggio]] che girano al contrario». [...] Non dimenticherò mai queste carneficine, le cui proporzioni non avrei mai immaginato se non le avessi viste con i miei occhi. (p. 140)
*La maggior parte di questi animali {{NDR|negli [[Allevamento intensivo|allevamenti industriali]]}}, miliardi di animali, soffre ogni singolo minuto della propria esistenza. Sono fisicamente malati, minati da malattie croniche e debilitanti. Sono annientati psicologicamente, oppressi dal sommarsi di disorientamento e depressione. Visti da lontano, possono sembrare gli animali che abbiamo visto nelle figure dei libri della nostra infanzia. Visti dall'interno, nel loro presente, non sono altro che ombre tragiche e patetiche dei loro forti antenati. Tuttavia la pienezza del loro essere si conserva, in attesa di essere liberata [...]. (p. 140)
*I [[Buevitello|vitelli]] sono noti per la loro vitalità. Tutti noi abbiamo visto questi cuccioli pieni di vita scorrazzare in ampi pascoli, mentre i loro teneri muscoli si rafforzano per sostenere il loro peso in costante crescita. Per i vitelli allevati nei box non è così. Le condizioni della loro prigionia fanno sì che i loro muscoli rimangano atrofici, in modo che la loro carne conservi il grado di tenerezza che, secondo il «Journal», «soddisfa le richieste del consumatore». (p. 143)
*I grandi impianti di macellazione sono strutture anonime, ricolme del rumore degli animali che vengono scaricati, dei muggiti dei bovini, delle grida incontrollate dei maiali. Molti degli operai dicono che gli animali sanno perché si trovano lì e che molti di loro lottano strenuamente per non essere spinti nello scivolo da cui non c'è ritorno. Gli animali che resistono di più sono quelli che vengono picchiati più violentemente, con pungolatori elettrici, catene e calci. (p. 153)
*[[Sue Coe]], che con i suoi quadri e le sue stampe ha fatto più di ogni altro artista nella storia per aiutare gli animali [...]. (p. 159)