Benevento: differenze tra le versioni

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*Benevento ha una storia, anzi dirò di più che, se havvene una in quelle provincie meridionali d'Italia, questa storia è incarnata alla storia di Benevento. ([[Carlo Torre]])
*Benevento provava la sua costante fedeltà al Papa col lungo soffrire le barbare devastazioni dei capitani di Federico, divenute più fiere dal Maggio in poi coll'intento di costringere i cittadini a cedere per fame. Ma, l'Imperatore vedendo che le cose andavano molto in lungo, deliberò finalmente di tentare un più stretto assedio e diede ordine di farlo alle sue genti del Napoletano. Lo stringersi dell'assedio e lo accrescersi dell'esercito assediante non tolsero il coraggio ai valorosi Beneventani, fermi di resistere fino all'ultimo. ([[Pietro Balan]])
*C’è anche da cantare la Benevento in cucina: sapori forti e generosi, grandi sughi, piatti tipici fatti di verdure e cereali, robuste carni paesane, pesce solo a condizione che sia fresco. Vini poderosi. ([[Piero Soria]])
*Capitale della santità. ([[Giuliano Ferrara]])
*Città fedele e familiare a Pietro. ([[Leone IX]])
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*Se tutte le strade portano a Roma, certo nell'antico Sannio tutte le strade portavano a Beneventum. ([[Edward Togo Salmon]])
*Soltanto i reperti egizi dell'antica area urbana di Roma possono rivaleggiare con quelli beneventani. In quanto nodo di importanti strade, le vie Appia e Latina, Benevento attrasse a sé molto presto i culti stranieri. In seguito riconoscendo il significato di questa città cosmopolita e del culto della egizia Iside, l'Imperatore Domiziano vi elevò nell'anno 88-89 un santuario dedicato a "Iside signora di Benevento" [...] Una quantità di ricordi storici che richiamano grandi epoche e nomi illustri sono in questa città tuttora vivi e presenti... Nelle mura della città, nelle strette vie e vicoli, nel Castello e nel campanile della Cattedrale si scorgono, murati ma in vista, rilievi sepolcrali e statue. ([[Hans Wolfgang Müller]])
*Una città bellissima che non pare nemmeno appartenere a quel Sud miseria e nobiltà, vociante, disordinato, immondizia ovunque, anarcoide, assenteista, raccomandato. No, qui la natura aspra e selvaggia delle gole e delle forre che la circondano, l’indole montanara dei suoi abitanti, il loro rude orgoglio dipinto su lineamenti quasi intagliati, rendono tutto diverso: bastano pochi chilometri, ma Caserta e Napoli già paiono appartenere a un’altra galassia. Tutt’intorno vigneti a perdita d'occhio, uliveti fitti come la pioggia, fabbriche, capannoni, industria e agricoltura che s'insinuano ovunque, insieme, all’ombra di infinite rocche medioevali appollaiate sull’alto di ripidi picchi osci e sanniti. ([[Piero Soria]])
*Una delle più antiche e delle più gloriose città del Mezzogiorno. ([[Matilde Serao]])
*Vero contenuto di dignità e di fiera tradizione rimase nel solo capoluogo quando dové difendere la sua libertà dai sopraggiunti Normanni ([[Alfredo Zazo]])
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*Oggi Benevento è in gran parte una città nuova di zecca con oasi di splendidi monumenti. Pure negli avanzi di quella che fu l'aristocrazia intellettuale del Sud, viva sebbene numericamente ristretta, ho qui notato una passione per l'arte, una difesa del patrimonio artistico ed archeologico, che nel Nord dell'Italia sono meno comuni. È quella passione umanistica che nel Mezzogiorno d'Italia minaccia ormai di naufragare, ma che qui è tenuta desta, come dicevo, anche dall'orgoglio civico.
*Si trova a Benevento un orgoglio civico e storico maggiore che nelle altre città provinciali campane.
 
===[[Piero Soria]]===
*C’è anche da cantare la Benevento in cucina: sapori forti e generosi, grandi sughi, piatti tipici fatti di verdure e cereali, robuste carni paesane, pesce solo a condizione che sia fresco. Vini poderosi. ([[Piero Soria]])
*Il Sud col cuore longobardo.
*Una città bellissima che non pare nemmeno appartenere a quel Sud miseria e nobiltà, vociante, disordinato, immondizia ovunque, anarcoide, assenteista, raccomandato. No, qui la natura aspra e selvaggia delle gole e delle forre che la circondano, l’indole montanara dei suoi abitanti, il loro rude orgoglio dipinto su lineamenti quasi intagliati, rendono tutto diverso: bastano pochi chilometri, ma Caserta e Napoli già paiono appartenere a un’altra galassia. Tutt’intorno vigneti a perdita d'occhio, uliveti fitti come la pioggia, fabbriche, capannoni, industria e agricoltura che s'insinuano ovunque, insieme, all’ombra di infinite rocche medioevali appollaiate sull’alto di ripidi picchi osci e sanniti. ([[Piero Soria]])
 
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