Walt Whitman: differenze tra le versioni

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===''Ruscelletti autunnali''===
*''O minute [[conchiglia|conchiglie]], così curiosamente circonvolute, così limpide, fredde, silenti, | contro il timpano, la tempia pressate, non vorrete, minute conchiglie, | evocar murmuri ed echi, la musica fioca e remota dell'eternità, | verso l'interno soffiata, dalle antiche rive, canti per l'anima delle praterie,'' [...]. (''Come naturalmente'', p. 452)
*''Quando la [[Libertà]] abbandona il suo posto non è la prima a partirsi, né la seconda o la terza, | attende che prima siano partiti tutti.'' (''A un rivoluzionario europeo che è stato vinto'', p. 466)
*''Quando non vi sono più ricordi né di eroi né di martiri, | e quando tutta la vita e le anime tutte di uomini e donne sono estromesse da una parte del mondo, | allora soltanto la libertà, o l'idea della libertà, viene estromessa da quella parte del mondo, | e l'infedele gode autorità assoluta.'' (''A un rivoluzionario europeo che è stato vinto'', p. 466)
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*[...] ''il [[pettirosso]] là dove saltella, occhi brillanti, petto marrone, | con il musico, limpido canto all'aurora e con il canto al tramonto, | o che svola tra gli alberi del verziere, per fabbricare il nido alla sua sposa,'' [...]. (''Un trillo per la stagione dei lilla'', p. 474)
*''Che possiamo cantare per te, che in questa tomba giaci? | Quali mai lapidi, quali iscrizioni incidere per te, milionario? | La vita che hai trascorso non la sappiamo, | se non che consumasti i tuoi giorni nel commercio, nei covi dei sensali, e in sorte non ti toccarono né eroismo, né guerra, né gloria.''<ref>Dedicata a [[George Peabody]].</ref> (''Abbozzo per una tomba'', 1, p. 475)
*''Malfattori in tribunale, | detenuti nelle celle, assassini condannati e legati da catene e manette, | chi sono io mai, che non mi trovo sotto processo o in prigione? | Violento, diabolico quanto altri mai, perché non ho ai polsi ferri, perché non ne ho alle caviglie?'' (''Malfattori in tribunale'', p. 481)
*''Càlmati – sta' a tuo agio con me – io sono Walt Whitman, liberale e fiorente al pari della Natura, | e finché il sole non t'escluderà non t'escluderò io, | finché le acque non rifiuteranno di brillare per te, né di frusciare le foglie per te, le mie parole non rifiuteranno di brillare, frusciare per te.'' (''A una povera prostituta'', p. 482)
*''Ma come? ma chi fa tanto caso d'un [[miracolo]]? | In quanto a me, non conosco nient'altro che miracoli, | ''[...]'' | per me ogni ora di luce o di tenebra è un miracolo, ogni pollice cubo di spazio è un miracolo,'' [...]. (''Miracoli'', p. 484)
*''Per me il [[mare]] è un perenne miracolo, | i pesci vi guazzano – gli scogli, – il moto delle onde – i vascelli con uomini a bordo, | si danno mai miracoli più strani?'' (''Miracoli'', p. 485)
*[...] ''un [[maschio e femmina|uomo]] è una grande cosa sulla terra e per l'eternità, ma ogni minimo elemento della grandezza dell'uomo si sviluppa dalla [[maschio e femmina|donna]]; | prima l'uomo è modellato nella donna, poi può modellare se stesso.'' (''Sviluppato dai viluppi'', p. 487)
*''Che sono io, infine, se non un bambino, compiaciuto dal suono del mio [[nome]], che lo ripeto e continuo a ripeterlo? | Mi fermo in disparte a udirlo – non me ne stanco mai.'' (''Che sono io, infine'', p. 487)