Sándor Petőfi: differenze tra le versioni

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Inserisco citazioni.
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*Leggo la ''Toldi'' per la sesta volta. È proprio un lavoruccio di una trama così sottile che io lo leggo la sesta volta, per poterne meglio capire la sua leggerezza. (da una lettera ad Arany del 9 settembre 1847. (Citato nell'Introduzione alla ''Toldi'', p. 18)
*Non riesco a concepire, come mai possano esservi alcuni, anche tra gente non comune, che non sanno o non credono come la [[semplicità]] sia la prima regola e superiore a tutte le altre, giacché se in qualcuno manca la semplicità, gli manca tutto. (da ''Lettere di viaggio''<ref>Citato in in [[Paolo Ruzicska]], ''Storia della letteratura ungherese'', Nuova Accademia Editrice, Milano, 1963, cap L, p. 610.</ref>)
*{{NDR|Sul capolavoro di Janos Arany: ''Toldi'']}} ''Ove trovar si può cosa sì bella e buona | come dal libro tuo scintilla e splende? | Donde e chi sei? Diamante che abbaglia | dal fondo del mar compari ad un tratto. | Altri spoglia l'allor di poche foglie | tu sol coglier ne sai corona intera.'' (Citato nell'Introduzione alla ''Toldi'', p. 19)
 
==''Poemetti e poesie scelte''==