John Frusciante: differenze tra le versioni

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*La chitarra come karma, alchimia e redenzione da un mondo che non gli appartiene, quello della vita, paradossalmente. Allergico al jet set ed al music business; Frusciante è un'artista e prima del denaro e della celebrità esige il meglio da se. Insieme a Kurt Cobain è diventato un'icona entrando prepotentemente con la forza della sua musica nell'immaginario collettivo nel gotha dei chitarristi. The only one. Inutile paragonarlo a mostri sacri quali Jimi Hendrix, John Mayer e Derek Trucks. John è John, con tutto ciò che ne consegue, una stella comunque luminosa nel buio dell'umano recondito quando ci diletta con il suo funk. Le sue melodie, gli assoli di chitarra lo rendono assoluto protagonista della scena, moderno istrione, lasciano senza fiato in un susseguirsi di flash, forti, psichedelici che sembrano riportare in un mondo irreale.<ref>Citato in ''[http://www.articolotre.com/2015/03/john-frusciante-ed-il-suo-karma-the-only-one/ John Frusciante ed il suo karma: the only one]'', ''Articolotre.com'', marzo 2015.</ref> (Nuccio Franco<ref>Giornalista e scrittore italiano.</ref>)
*Per la band avere di nuovo John Frusciante è stata una gran cosa. Lui è un musicista eccezionale e averlo a fianco è uno stimolo straordinario. ([[Chad Smith]])
*Se il mondo della musica fosse un grande, immenso Tour de France, il ruolo di John Frusciante, che per noi fu Jack, sarebbe quello del ciclista sempre in fuga. Soprattutto da se stesso. John si è conquistato la sua libertà passo dopo passo, scelta dopo scelta e ora fa essenzialmente il cazzo che vuole: i dischi che ha voglia di fare, quando ha voglia, con gli strumenti che ha voglia di usare. E poi, basta: niente promozione, niente concerti, un'intervista ogni cinque anni giusto per fare capire ai suoi fan di non essere ancora – del tutto – impazzito. John Frusciante è un eroe, un vero puro in un mondo falso: uno che negli anni'10 ha scoperto la acid house (roba di quasi vent'anni prima) e ha perso completamente la testa. Il bello è che ogni cosa che fa [...], sembra avere un senso e una ragion d'essere. Tanto a noi piacerebbe comunque: perché a uno così non si può che volere bene, e il fatto che non trascorra il suo tempo a fare a pugni con la nostalgia, non può che renderci felici.<ref>Citato in ''[http://www.rollingstone.it/recensioni/john-frusciante-foregrow-ep/ John Frusciante - Foregrow Ep]'', ''RollingStone.it'', 1 luglio 2016.</ref> (Emiliano Colasanti<ref>Scrittore e blogger italiano.</ref>)
*Una cosa in particolare mi preme dire. Sono profondamente grato a John Frusciante, che ha dato tantissimo alla band. Tanto come amico, quanto come chitarrista della band, sarà una figura insostituibile. ([[Flea]])