Heinrich Heine: differenze tra le versioni

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Inserisco una citazione.
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*{{NDR|[[Ultime parole]]}} Dio mi perdonerà. È il suo mestiere.
:''Dieu me pardonnera. C'est son métier''.<ref>Citato in Hans Jürgen Eysenck, ''Rebel with a cause: the autobiography of Hans Eysenck'', Transaction Publishers, 1997, [http://books.google.it/books?id=6gFEAEE8LGEC&pg=PA281 p. 281]. ISBN 1560009381</ref>
*{{NDR|[[La canzone dei Nibelunghi]]}} É un linguaggio di pietra, e i versi sembrano blocchi di macigno squadrati. Qua e là, tra le fessure, sgorgano fiori vermigli come gocce di sangue, o pendono lunghi tralci d'edera come verdi lacrime.<ref>Traduzione di [[Italo Alighiero Chiusano]]. Citato in [[Géza Gárdonyi|Geza Gardonyi]], ''Sotto la tenda di Attila'', traduzione e commento a cura di Laura Draghi, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, 1983, p. 71.</ref>
*È un'antica storia che rimane sempre nuova.
:''Es ist eine alte Geschichte, | Doch bleibt sie immer neu''.<ref>Da ''Ein Jüngling liebt ein Mädchen''.</ref>