Antonio Gramsci: differenze tra le versioni

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'''Antonio Gramsci''' (1891 – 1937), scrittore, politico e filosofo italiano.
 
*Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la vostra forza. Studiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza. (ne ''L'Ordine Nuovo'', aprile 1919)
*Bisogna opporre al [[pessimismo]] dell'intelligenza l'[[ottimismo]] della [[volontà]].
*Chi ha [[fede]], chi solo nella realtà attinge l'energia necessaria per combattere le lotte sociali deve rimanere sul terreno della [[violenza]] e non subirà umiliazioni (da ''Fuori della realtà'', in ''Ordine Nuovo'')
*Dato che dobbiamo costruire il Paese, costruiamo repertori, enciclopedie, dizionari.
*{{NDR|La tendenza a diminuire l'avversario}} È di per se stessa un documento dell'inferiorità di chi ne è posseduto; si tende infatti a diminuire rabbiosamente l'avversario per poter credere di esserne decisamente vittoriosi. In questa tendenza è perciò insito oscuramente un [[giudizio]] sulla propria incapacità e debolezza. (da ''Passato e presente'', Einaudi)
*I traduttori sono pagati male e traducono peggio. (da ''Lettere dal carcere'')
*Il mio atteggiamento deriva dal sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro. (da ''Compagni di Strada'')
*Il [[tempo]] è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della [[vita]] stessa. (da ''Lettere dal carcere'')
*In [[principio]] era il verbo. No, in principio era il sesso.
*La [[cultura]] [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione enlla vita, i propri diritti, i propri doveri. (da ''Socialismo e cultura'')
*La [[verità]] è sempre rivoluzionaria.
*L'[[illusione]] è la gramigna più tenace della [[Coscienza|coscienza]] collettiva: la [[storia]] insegna, ma non ha scolari.
*L'operaio [...] sente una sua precisa direttiva di azione e di pensiero, ed è filosofo senza saperlo, come il borghese gentiluomo era prosatore. (da ''Ordine Nuovo'')
*Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza. (dai ''Quaderni del carcere'')
*Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e parteggiare. [[Indifferenza]] è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è [[vita]]. (da ''Indifferenti'', in ''La città futura'', numero unico)
*Ogni movimento [[rivoluzione|rivoluzionario]] è romantico per definizione.
*Sono un pessimista a causa dell'[[Intelligenza|intelligenza]], ma un ottimista per diritto.
*Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti (da ''indifferenti'', in ''la città futura'', numero unico)
*Bisogna opporre al [[pessimismo]] dell'intelligenza l'[[ottimismo]] della [[volontà]].
*Dato che dobbiamo costruire il Paese, costruiamo repertori, enciclopedie, dizionari.
*Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza. (dai ''Quaderni del carcere'')
*Chi ha [[fede]], chi solo nella realtà attinge l'energia necessaria per combattere le lotte sociali deve rimanere sul terreno della [[violenza]] e non subirà umiliazioni (da ''Fuori della realtà'', in ''Ordine Nuovo'')
*L'operaio [...] sente una sua precisa direttiva di azione e di pensiero, ed è filosofo senza saperlo, come il borghese gentiluomo era prosatore. (da ''Ordine Nuovo'')
*La [[cultura]] [...] è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione enlla vita, i propri diritti, i propri doveri. (da ''Socialismo e cultura'')
*{{NDR|La tendenza a diminuire l'avversario}} È di per se stessa un documento dell'inferiorità di chi ne è posseduto; si tende infatti a diminuire rabbiosamente l'avversario per poter credere di esserne decisamente vittoriosi. In questa tendenza è perciò insito oscuramente un [[giudizio]] sulla propria incapacità e debolezza. (da ''Passato e presente'', Einaudi)
*Il mio atteggiamento deriva dal sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro. (da ''Compagni di Strada'')
*Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e parteggiare. [[Indifferenza]] è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è [[vita]]. (da ''Indifferenti'')
*Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la vostra forza. Studiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza. (ne ''L'Ordine Nuovo'', aprile 1919)
*Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti (da ''indifferenti'')
 
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