Strage dell'Heysel: differenze tra le versioni

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*Nella strage dell'Heysel l'uomo "bestiale" ha aggredito l'uomo "innocente". Caino ha scelto la violenza, e ha ucciso Abele. ([[Carlo Nesti]])
*Noi della Juventus sapevamo che all'Heysel c'erano stati dei morti laggiù nel settore Z. A dircelo erano stati i tanti, tantissimi tifosi che erano giunti nello spogliatoio per farsi medicare subito dopo l'aggressione degli hooligans inglesi. Una scena che non dimenticherò mai e che, come ha detto il mio compagno [[Michel Platini|Platini]], ha cambiato il nostro modo di vedere il calcio. C'era gente insanguinata ovunque, sul volto, lungo il corpo. Molti avevano perso le scarpe, altre i giubbotti. Fummo noi giocatori a dar loro i vestiti, i k-way e le scarpe per proteggerli dal freddo. Non so se i brividi di quei tifosi dipendessero dalla paura o dalla temperatura. I loro sguardi disperati non li ho più cancellati. È difficile spiegare esattamente lo stato d'animo in quegli attimi. Mi ricordo i tifosi terrorizzati: "Assassini, assassini: ci stanno uccidendo tutti" gridavano spaventati. Mi ricordo il nostro medico La Neve, che correva da un tifoso all'altro per le prime cure. Molti di loro piangevano, altri urlavano e singhiozzavano. Noi giocatori decidemmo che quella gara non si doveva giocare. Andammo perciò sotto la doccia ed eravamo ormai tutti vestiti quando un ufficiale delle forze armate entrò nello spogliatoio chiedendoci di giocare per motivi di sicurezza. Nessuno aveva voglia di scendere in campo. [[Giovanni Trapattoni|Trapattoni]] non ci disse nulla, non ci spiegò nessuno schema come solitamente accadeva. Basta: dovevamo giocare per evitare un'ulteriore disgrazia, ma del fatto tecnico non ci interessava nulla. ([[Stefano Tacconi]])
*Un ricordo bruttissimo. Per tutta la gara ebbi mal di stomaco. Sembrava di essere in guerra, quando vedi dei morti in diretta non te lo puoi dimenticare. Non ho neanche esultato e non lo faccio neppure oggi. ([[Luciano Bodini]])
*Quella finale fu giocata per ragioni di ordine pubblico, per pura convenzione. Il gioco doveva continuare perché c'erano già dei morti sugli spalti e interromperlo avrebbe significato una tragedia ben più grande. Ma la partita doveva essere invalidata e ripetuta. Accettare quella coppa è stata una grave mancanza di stile da parte di Agnelli, della squadra e dei suoi dirigenti. ([[Geno Pampaloni]])
*Qui ricordiamo le 39 vittime di Bruxelles il 29 maggio 1985 trucidate da brutale violenza. Quando onore, lealtà, rispetto cedono alla follia, è tradita ogni disciplina sportiva. Alla nostra memoria il compito di tenerla viva.<ref>Queste parole sono state incise poi su un cippo nella vecchia sede bianconera in piazza Crimea.</ref> ([[Giovanni Arpino]])