Elias Canetti: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Elias Canetti==
*Compresi che gli uomini si parlano, sì, l'un l'altro, però non si capiscono; che le loro parole sono colpi che rimbalzano sulle parole altrui; che non vi è illusione più grande della convinzione che il linguaggio sia un mezzo di comunicazione fra gli uomini. (da<ref>Da ''Karl Kraus, scuola di resistenza'', in ''La coscienza delle parole'', traduzioni di Renata Colorni e Furio Jesi, Adelphi, 1984).</ref>
*La [[vita]] è lotta, lotta senza quartiere, ed è un bene che sia così. L'umanità, altrimenti, non potrebbe progredire. Una razza di deboli si sarebbe estinta da un pezzo, senza lasciare traccia.<ref (daname=frutto>Da ''Il frutto del fuoco'').</ref>
*{{NDR|Su [[Lev Tolstoj|Tolstoj]]}} Le sue contraddizioni lo rendono sommamente credibile, è l'unica figura del passato che nei tempi nostri si possa prendere sul serio. (da<ref>Da ''Potere e sopravvivenza'', a cura di Furio Jesi, Adelphi, Milano, 1974, p. 138).</ref>
*Quel che conta è solo credere nella propria causa. E magari l'avversario crede nella causa opposta!<ref (da ''Il name=frutto del fuoco'')/>
*Schivare il concreto è uno dei fenomeni più inquietanti della storia dello spirito umano. (da<ref>Da ''La coscienza delle parole'') .</ref>
*Sono stato testimone della fama di un [[Thomas Stearns Eliot|Eliot]]. Qualcuno proverà mai vergogna a sufficienza per avergliela tributata? Un libertino da nulla, un galoppino di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]], uno stupratore di [[Dante Alighieri|Dante]]. Sarà molto difficile raffigurare Eliot com'era realmente, ovvero nella sua malvagità abissale. La sua opera d'un gretto minimalismo (tante piccole sputacchiere del fallimento artistico) il poeta del moderno impoverimento inglese dei sentimenti. (da<ref>Da ''Party sotto le bombe. Gli anni inglesi'', a cura di Kristian Wachinger, traduzione di Ada Vigliani, Adelphi, 2005, p. 14. ISBN 9788845920189)</ref>
 
==''Auto da fé''==
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==''La provincia dell'uomo''==
*Alcuni raggiungono la loro massima cattiveria nel [[silenzio]]. (1967)
*Chi ha avuto [[successo]] non ode che gli [[applauso|applausi]]. Per il resto è sordo. (1942)
*Chi va dall'interprete di sogni butta via il maggior bene che possiede e merita la schiavitù in cui, in tal modo, immancabilmente cadrà. (1944)
*Ci sarebbe da domandarsi che cosa sa fare uno che non è pronto ad arrischiare senz'altro tutto quello che sa fare in vista di qualcosa di meglio. (1965)
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*Com'è facile dire: trovare se stesso! Quanto ci si spaventa, quando davvero accade! (1946)
*Delle [[donna|donne]] non vince quella che corre dietro, né quella che scappa, vince invece quella che aspetta.
*Dinanzi alle sue creature [[Plutarco]] {{NDR|nelle biografie}} non ha mai un atteggiamento acritico. È longanime come può esserlo solo un drammaturgo che opera sempre con molti personaggi dai caratteri diversi e in particolare con le loro diversità. Per questo ha esercitato due generi di influenza. Alcuni hanno ricavato i loro modelli da lui, come da un libro di oracoli, e hanno modellato la propria vita in conformità. Altri hanno assunto dentro di sé i suoi quasi cinquanta personaggi e sono così divenuti o rimasti drammaturghi. (1986, p. 226<ref>Citato nelle note a Plutarco, ''La serenità interiore'', a cura di Giuliano Pisani, Mondadori, Milano, 1995, p. 39. ISBN 88-04-39325-4</ref>)
*E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori? – darwinismo capovolto. (1948)
*Gli uomini non hanno più misura, per nulla, da quando la vita umana non è più la misura. (1942)
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*Chi assisteva a una predica credeva in buona fede d'essere interessato alla predica […] Tutte le [[liturgia|cerimonie]] e tutte le regole di tali istituzioni tendono in fondo a catturare la massa: meglio una chiesa sicura, piena di fedeli, che l'intero mondo infido.
*Le [[religione|religioni]] storiche mondiali portano nel sangue un presentimento delle insidie della massa. […] Ciò che esse desiderano è, al contrario, un gregge duttile. È consueto considerare i fedeli come pecore e lodarli per la loro [[ubbidienza]].
*Masse statiche di tipo molto più passivo si formano nei teatri. […] Dalla sola forza dell'[[applauso]] possiamo dedurre quanto una massa si sia costituita; l'applauso è la sola misura di ciò, ed è valutato così dagli stessi attori. […] Stare comunitariamente dinanzi a Dio è un esercizio diffuso in alcune religioni.
*La speranza dell'[[aldilà]] colora sempre la vita del fedele, così che si ha ragione di parlare di una massa lenta, cui appartengono tutti insieme i seguaci di una fede.
*Una massa invisibile, esistente da sempre, ma riconosciuta come tale solo dall'avvento del microscopio, è quella dello sperma. Duecento milioni di spermatozoi partono insieme. Sono uguali fra loro e si trovano insieme nella massima concentrazione. Hanno tutti una meta, e, tranne uno, periscono tutti strada facendo.
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*La struttura primordiale del potere, il suo cuore e il suo nucleo, si è spinta all'assurdo e giace in frantumi. Il potere è più grande ma anche più fuggevole che mai. Tutti sopravviveranno o nessuno.
*La morte come desiderio si trova davvero ovunque, e non è necessario scavare molto nell'uomo per trarla alla luce.
 
==Note==
<references/>
 
==Citazioni su Elias Canetti==
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[[Categoria:BulgariAforisti britannici]]
[[Categoria:Aforisti bulgari]]
[[Categoria:Scrittori britannici]]
[[Categoria:Scrittori bulgari]]