Ludwig van Beethoven: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Beethoven_wiki.jpg|thumb|right|Ludwig van Beethoven]]
'''Ludwig van Beethoven''' (1770 – 1827), compositore tedesco.
 
==Citazioni di Ludwing van Beethoven==
*Io non scrivo ciò che preferirei scrivere, scrivo per il denaro di cui ho bisogno. Ma non è detto che scriva solo per denaro, così spero di scrivere infine ciò che per me e per l'arte è la cosa più grande: il [[Johann_Wolfgang_von_Goethe#Faust|Faust]]. (da<ref>Da ''Quaderni in conversazione'').</ref>
*L'arte, che è sacra non dovrebbe mai lasciarsi disonorare sino alla [[follia]] d'un così scandaloso soggetto. Io non sarei mai stato capace di musicare un libretto come quelli su cui [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] ha potuto lavorare. Non potrei comporre opere come il ''Don Giovanni'' e il ''Figaro'': ho un'avversione per questo genere. Non avrei potuto scegliere soggetti simili: sono troppo leggeri per me. (citato<ref>Citato in [[Clemente Fusero]], ''Mozart'', SEI, Torino, 1947).</ref>
*La [[musica]] è il suono elettrizzato in cui lo spirito vive pensa e crea. Ogni [[elettricità|elemento elettrico]] eccita lo spirito a fluide effuse creazioni musicali. Il mio temperamento è elettrico. (rivolto<ref>Rivolto a [[Bettina Brentano]]; citato in [[Luigi Magnani]], ''Beethoven nei suoi Quaderni di conversazione'', Laterza, 1970, p. 228).</ref>
*{{NDR|Dopo aver descritto i sintomi della ormai inarrestabile sordità}} Più volte già ho maledetto il Creatore e la mia esistenza. [[Plutarco]] mi ha indicato la strada della rassegnazione.<ref>Da una lettera all'amico Franz Wegeler, 29 giugno 1801; citato nelle note a Plutarco, ''La serenità interiore'', a cura di Giuliano Pisani, Mondadori, Milano, 1995, p. 39. ISBN 88-04-39325-4</ref>
 
==Citazioni su Ludwig van Beethoven==
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*Il dolore è come il sinonimo del nome di Beethoven. Il dolore ch'egli esprime e il nome che esprime la sua individualità sono inseparabili. Il dolore beethoveniano è d'una solennità smisurata: una profusione di lagrime che somiglia all'oceano: il mare e il cielo si toccano all'orizzonte senza confondersi. Come l'oceano il dolore beethoveniano riempie gli sguardi senza stancarsi e sfugge alla monotonia per la sua stessa grandiosità. [...] Quel che nasce dal dolore beethoveniano è l'inno alla gioia della IX sinfonia. Il dolore beethoveniano è edificante, è un dolore che costruisce.
*La Musica di Beethoven è, nell'ordine intellettuale, quel che è la speranza nell'ordine morale: un Presentimento e un Ricordo. Perciò la sua forma è Preghiera.
 
==Note==
<references />
 
==Altri progetti==