Fascisti su Marte: differenze tra le versioni

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confusionarie e in gran parte poco significative, valuterà SunOfErat se e quali reinserire
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Cosa ne è stato di questo secolo vigesimo, e cosa dal prossimo s’attende? In patria si sa, vinsero le sinistre che poi da sempre c'hanno governato. E la storia l'hanno scritta le sinistre: così la vicenda nostra, come mill'altre del ventennio, cadde per mano dei maestrucoli dalla penna rossa, nella vergogna e infine nell'oblio; oppure l'han rimaneggiata in modo tale che anch'io mi son rimaneggiato nel raccontarla; Tutto è andato a baldracca a un certo punto che almeno saperlo prima, uno va nero. Ma fa nulla, noi del giudizio vostro non s'attena. La verità è che il regime non cadde certo perché avea fallito. Ma per opportunismo e per congiura di squallidi residuati della storia: i testacoda, i voltalagabbana, coloro che da un giorno all'altro si dissero da sempre antifascisti e, bruciata la camicia nera, tornò lesti ad indossare i vecchi e odiosi abiti borghesi, con i loro modi urbani e il dar del "lei". {{NDR|Santodio, imborghesitosi e in compagnia della compagna Mimimma, prova pena per Barbagli, accasciato a Terra}} Quelli che ansiosi di vendersi bene allo straniero furon pronti a rinnegare tutto: la loro storia, il loro credo, fin'anco d'esser uomini, e molti in patria mai fece ritorno. {{NDR|viene inquadrata una cartolina con Freghieri, Pini e Bruno Caorso vestiti da alieni}} Quelli che sostennero il facismo finch'esso gli venea in provvidenza, ma poi incassato il loro, e senza sporcarsi bianche manine, si dissociò con biascichi in latino. {{NDR|la Madonna scompare}} Quelli che erosi da futili sensi di colpa, pianse per anni sul sangue versato e si mise in cerca di chissà qual'altra assurda verità marxista, magari che a differenza della Terra e con buona pace di Colombo, Marte è veramente piatta! {{NDR|Fecchia si fustiga, ma poi cade giù nello spazio dopo aver trovato il confine di Marte}} Ma il vero, il falso, cosa conta in fondo? È l'Italia una [[penisola]], o l'è piuttosto tutto il restante che le sta attaccato? Sono questioni di lana caprina, di cui a nessuno veramente cale. La [[verità]] è quella che vi dicono, e poi il problema in Italia non è mai stato tanto di saperla, ma che saputala tutto resta uguale. Perché voi italiani siete come i Mimimmi, cui tutto passa sopra senza un fiato. Credete forse oggi voi d'essere liberi; votate per dieci volte l'anno gente che a volte neanche conoscete, e che una volta eletta, fa ciò che vuole: acciuccia e si spartisce. Sempre comanderà un'oligarchia che v'inganna col giuoco delle parti. E allora? Dov'è, povero o postero, il guadagno? La dittatura è un sistema per opprimere il popolo, la [[democrazia]] è un sistema per costringere il popolo a opprimersi da solo. Ma ricordate, un popolo che perde la sua memoria... Cosa stavo dicendo? Ah, sì... E Il cosmo è veramente abitato, donne e licheni a parte? Chi lo sa. Certo, se c'è vita dovrebbe esserci ordine: ho sempre pensato che il sistema copernicano non fosse abbastanza rigido. Ma si dice che la luce delle stelle, a differenza dei nostrani treni, giunga a noi con anni, a volte secoli di ritardo; dunque quando guardiamo al cielo non lo vediamo come è oggi, ma come una specie di cinegiornale del passato che mostra le luci di un tempo che fu. Speriamo allora che parimenti, l'alieno che guarda a noi dall’altra sponda dell'immenso, veda le immagini del duce a cavallo, piuttosto che le meschinità dell'oggi, e un barbaglio di luce, una folgore buona che rischiari il domani. Ma ora voi direte che tutta da solo la canto e me la suono. E questo è vero. E in questo sta il concetto d'autarchia. Gaetano Maria Barbagli era soprattutto un uomo d'ordine, per giunta figlio di una donna di servizio. E lasciò la vita nel medesimo stato in cui l'avea trovata. Comunque la pensiate, egli fu il più grande statista che Marte ebbe mai avuto. Voi non avete diritto a giudicare: s'attenda la giustizia della storia, di cui comunque, alle brutte, s'ha già bell' e pronta una riforma. E se una domanda resta, a voi la lascio assieme al mio commiato: siamo oggi pronti noi italiani, ancora schiavi di vecchie ideologie, ad affrontare le sfide del domani e comprendere i grandiosi misteri dell'universo? {{NDR|appare il monolito di ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', Barbagli vi si avvicina, assordato dal rumore misterioso che emette, assesta un colpo e il rumore viene sostituito da una canzone fascista}} ('''Voce narrante''')
 
==Citazioni su ''Fascisti su Marte''==