Jorge Luis Borges: differenze tra le versioni

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*''Il mondo è un certo numero di tenere imprecisioni.''<ref>Citato in [[Walter Veltroni]], ''L'isola e le rose'', Rizzoli, 2012, p. 261.</ref> (da ''Luna di fronte'': ''Manoscritto trovato in un libro di Joseph Conrad'', v. 11)
:''Il mondo è alcune tenere imprecisioni.''<ref>Citato in [http://dizionari.corriere.it/dizionario-citazioni/M/mondo.shtml dizionari.corriere.it].</ref>
*[[Innamoramento|Innamorarsi]] è dar vita ad una religione il cui dio è fallibile. (da ''Nove saggi danteschi'')
*{{NDR|Su [[Baruch Spinoza|Spinoza]]}} ''L'assiduo manoscritto | aspetta, già pregno d'infinito. | Qualcuno costruisce Dio nella penombra. | Un uomo genera Dio. È un ebreo | di tristi occhi e di pelle olivastra'' | [...]. ''Il mago insiste e foggia | Dio con geometria raffinata; | dalla sua debolezza, dal suo nulla, | seguita a modellare Dio con la parola. | Il più generoso amore gli fu largito, | l'amore che non chiede di essere amato.'' (da ''Baruch Spinoza'')<ref>Citato in [[Filippo Mignini]], ''Un «segno di contraddizione»'', in Spinoza, ''Opere'', Mondadori, Milano, 2007, p. XI. ISBN 978-88-04-51825-9</ref>
*L'idea di un [[Dio]], un essere onnisciente, onnipotente, e che inoltre ci ama, è una delle più azzardate creazioni della letteratura fantastica. (A/Z, F.M.Ricci)
*''L'odore del caffè ed i giornali, | la domenica e il suo tedio. Di mattina | e sulla pagina intravista quella vana | pubblicazione di versi allegorici | di un collega felice. Il vecchio | giace prostrato e bianco nella decente | abitazione di povero. Stancamente | guarda il suo volto nello specchio. | Pensa, non più studito, che quel viso | è lui. La mano distrutta | non è lungi la fine. La sua voce dichiara: | Quasi non sono, ma i miei versi ritmano | la vita e il suo splendore. Io fui [[Walt Whitman]].''<ref>Da ''Camden 1892''; citato in Didier Tisdel Jaén, ''Homenaje a Walt Whitman'', traduzione di Biancamaria Tedeschini Lalli, ed. University of Alabama Press, 1969, p.2.</ref>
*La ''[[Divina Commedia|Commedia]]'' è un libro che tutti dobbiamo leggere. Non farlo significa privarci del dono più grande che la letteratura può offrirci, significa condannarci a uno strano ascetismo. Perché negarci la gioia di leggere la ''Commedia''? Oltretutto non è una lettura difficile. È difficile ciò che sta dietro la lettura: le opinioni, le discussioni; ma il libro in sé è un libro cristallino. E poi c'è il personaggio centrale, Dante, che è forse il personaggio più vivido di tutta la letteratura; e poi ci sono gli altri personaggi... (da ''Nove saggi danteschi'', [https://books.google.it/books?id=z7fFBQAAQBAJ&pg=PT40#v=onepage&q&f=false pagina])
*La [[letteratura]], del resto, non è che un sogno guidato. (da ''Il manoscritto di Brodie'', traduzione di Lucia Lorenzini, La biblioteca di ''Repubblica'')
*La [[morte]] è un'usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare.<ref>Citato in [[Vittorio Messori]], ''Scommessa sulla morte'', Società Editrice Internazionale, 7<sup>a</sup> edizione, Torino, 1987, ISBN 88-05-03746-X.</ref>
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*''Svegliare chi [[sonno|dorme]] | è un gesto comune e quotidiano | che potrebbe farci tremare. | Svegliare chi dorme | è imporre all'altro l'interminabile | prigione dell'universo. | [...] | È infamare l'acqua del Lete.'' (''Poema. Rovescio'', 1996)
*''Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire. | Chi è contento che sulla terra esista la musica. | Chi scopre con piacere una etimologia. | Due impiegati che in un caffè del Sur giocano in silenzio agli scacchi. | Il ceramista che premedita un colore e una forma. | Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace. | Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto. | Chi accarezza un animale addormentato. | Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto. | Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson. | Chi preferisce che abbiano ragione gli altri. | Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.'' (''I giusti'', 1996)
 
==''Nove saggi danteschi''==
*La precisione che ho appena indicato non è un artificio retorico; è affermazione dell'onestà, della pienezza con cui ogni circostanza del poema è stata immaginata. E altrettanto può dirsi dei dettagli di natura psicologica, così ammirevoli e al tempo stesso così semplici. Di tali dettagli è come intessuto il poema; ne citerò alcuni. Le anime destinate all'Inferno piangono e bestemmiano Dio; appena sulla barca di Caronte, il loro timore si trasforma in desiderio e intollerabile ansia (''Inferno'', III, 124). Dalle labbra di Virgilio Dante apprende che questi non avrà mai accesso al Cielo; subito lo chiama maestro e signore, sia per dimostrare che quella confessione non riduce il suo affetto, sia perché, sapendolo perduto, lo ama di più (''Inferno'', IV, 39). Nella nera bufera del secondo cerchio, Dante vuol conoscere la radice dell'amore di Paolo e Francesca; costei racconta che si amavano e non lo sapevano, «soli eravamo e sanza alcun sospetto», e che il loro amore fu rivelato da una lettura casuale. Virgilio confuta i superbi, che con la sola ragione pretendono di abbracciare la divinità infinita; subito china la testa e tace, perché uno di quegli sventurati è lui (''Purgatorio'', III, 34). Sull'aspro fianco del Purgatorio l'ombra del mantovano Sordello chiede all'ombra di Virgilio quale sia la sua patria; Virgilio dice Mantova; Sordello allora lo interrompe e lo abbraccia (''Purgatorio'', VI, 58). (dal [https://books.google.it/books?id=z7fFBQAAQBAJ&pg=PT4#v=onepage&q&f=false prologo])
*La ''[[Divina Commedia|Commedia]]'' è un libro che tutti dobbiamo leggere. Non farlo significa privarci del dono più grande che la letteratura può offrirci, significa condannarci a uno strano ascetismo. Perché negarci la gioia di leggere la ''Commedia''? Oltretutto non è una lettura difficile. È difficile ciò che sta dietro la lettura: le opinioni, le discussioni; ma il libro in sé è un libro cristallino. E poi c'è il personaggio centrale, Dante, che è forse il personaggio più vivido di tutta la letteratura; e poi ci sono gli altri personaggi... (da ''Nove saggi danteschi'', [https://books.google.it/books?id=z7fFBQAAQBAJ&pg=PT40#v=onepage&q&f=false pagina])
*[[Innamoramento|Innamorarsi]] è dar vita ad una religione il cui dio è fallibile. (da ''Nove saggi danteschi'')
 
==[[Incipit]] da alcune opere==