Giuseppe Ungaretti: differenze tra le versioni

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===Citazioni su ''L'allegria''===
*Questo vecchio libro è un diario. L'autore non ha altra ambizione e crede che anche i grandi poeti non ne avessero altre, se non quella di lasciare una sua bella biografia. Le sue poesie rappresentano dunque i suoi tormenti formali, ma vorrebbe si riconoscesse una buona volta che la forma lo tormenta solo perché la esige aderente alle variazioni del suo animo, e, se qualche progresso ha fatto come artista, vorrebbe che indicasse anche qualche perfezione raggiunta come uomo. Egli si è maturato uomo in mezzo ad avvenimenti straordinari ai quali non è stato mai estraneo. Senza mai negare le necessità universali della poesia, ha sempre pensato che, per lasciarsi immaginare, l'universale deve attraverso un attivo sentimento storico, accordarsi colla voce singolare del poeta.<ref>Dalla prefazione a ''L'allegria'' nella versione pubblicata a Milano da Giulio Preda nel 1931, a quella romana pubblicata da Novissima nel 1936 e a tutte le successive edizioni pubblicate da Mondadori; in ''Vita d'un uomo'', pp. 527-528.</ref> (Giuseppe Ungaretti)
*{{NDR|Le poesie de ''lL'Allegriaallegria'' sono}} Scritte per dire con la massima precisione possibile (non si arriva mai ad esprimersi con precisione), ma, insomma, per dire con la massima approssimazione quello che sentivo: dire così in pochissime parole... Non c'era tempo.<ref>Da una dichiarazione a Urbino nel 1966; in Leone Piccioni, ''Vita di un poeta: Giuseppe Ungaretti'', Rizzoli, 1970, p. 77.</ref> (Giuseppe Ungaretti)
 
==''Sentimento del Tempo''==