Giovanni Papini: differenze tra le versioni

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*Era la primavera, secondo le favole antiche, la stagione de' rinnovati o comincianti amori: e anche questa è [[leggenda]]. Gli uomini, più insaziabili delle bestie, non hanno più, e forse non hanno mai avuto, una sola stagione per la cocenza dell'amore. E semmmai l'hanno trasferita all'incandescente estate: già l'antichissimo Esiodo aveva notato che nell'agosto son più lascive le donne. Ma tutti i mesi, per l'uomo, sono ugualmente propizi, tanto più che l'amore entusiasmo, l'amore passione, l'amore pazzia, ai quali si riferivano i poeti e i trattati di Eros, vanno velocemente scomparendo dagli animi e dai costumi dei nostri popoli inciviliti fino all'imbecillità e oltre. (p. 59)
*L'ardente [[solitudine]] non annulla la possibilità degli amori. (p. 61)
*La vampa favorisce la caparbia volontà selladella specie. Sembra che ogni vivente non abbia altro fine che quello di generare viventi simili a sé, senza curarsi se gli intervalli tra le successive creazioni siano odiosi o portentosi. (p. 61)
*I giorni di [[settembre]] sono, fino all'ultimo meriggio, ariose e melodiose strofe classiche che all'avvicinarsi della notte diventano troppo buiosamente romantiche. (p. 64)