Iosif Aleksandrovič Brodskij: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Iosif Brodskij==
*A mio parere, [[Evgenij Rejn|Rejn]] è il più significativo poeta della nostra generazione, di quella a cui io stesso appartengo.<ref>Citato in ''Quattro poeti russi per l'Italia'', ''Poesia'', n. 193, aprile 2005, Crocetti Editore.</ref>
*Ciò che la [[memoria]] ha in comune con l'arte è la tendenza a selezionare, è il gusto per il [[dettaglio]]. [...] La memoria contiene proprio i dettagli, non il quadro d'insieme. [...] La convinzione di ricordare il tutto in modo generale, la convinzione stessa che permette alla specie di continuare a vivere è priva di fondamento. La memoria assomiglia essenzialmente a una [[biblioteca]] dove regna il disordine alfabetico e dove non esiste l'opera completa di nessuno.<ref>Da ''In a Room and a Half'', 1986; citato in Alberto Manguel, ''La biblioteca di notte'', 2007, p. 32.</ref>
*''Esisto; trangugio la mia birra, imbratto | fogli, e l'erba, la calpesto.''<ref>Da ''Il secondo Natale in riva al Ponto...'', in ''Poesie di Natale'', traduzione di Anna Raffetto, Adelphi, Milano, 2004. ISBN 88-459-1929-3</ref>
*Il [[male]] mette radici quando un uomo comincia a pensare di essere migliore di un altro.<ref>Da ''Il canto del pendolo''; citato in AA.VV., ''Il libro degli aforismi'', Edizioni Gribaudo, Milano, 2011, p. [http://books.google.it/books?id=PJKwfd6ulGMC&pg=PA198 198].</ref>
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*''Spogliati, se vuoi, dei cenci mandidi, | la vecchia nutrice non c'è più per vedere la tua cicatrice. | La donna che, dicono, ti aspettava | si è data a tutti e non la ritroverai''.
*''La tua isola o non è la stessa o i tuoi occhi | sono stati inondati per sempre dal colore del mare...''
 
==Note==
<references />
 
==Citazioni su Iosif Brodskij==
*''Ricordi il lago Ščuče? | Tra i pini riecheggiava una triplice assonanza. | Io e te andavamo a piedi alla'' budka ''[[Anna Andreevna Achmatova|acmatoviana]]''. ([[Evgenij Rejn]])
*''Vieni al Florian sull'imbrunire. | Dalla laguna, senti?, il vento infuria. | Ma tra le raffiche l'orchestra suona [[Fryderyk Chopin|Chopin]], | Ora potremo parlare d'ogni cosa francamente. [...] | Tu – dalla tomba vicina, io – dalle lontane seccature, ...'' ([[Evgenij Rejn]])
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==