David Leavitt: differenze tra le versioni

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tutto "mentre l'inghilterra dorme"
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*«Mr. Botsford, è vero che nel 1937 lei aveva in tasca la tessera del partito Comunista?»<br />«In genere evito di portare tessere in tasca. C'è il rischio di smarrirle.» (''Prologo: 1978''; p. 11)
*La memoria sarà forse una guida inaffidabile, ma è anche l'unica di cui dispongo. (''Prologo: 1978''; p. 12)
*Era un anno di interminabili giornate grigie, il sole non compariva da tanto di quel tempo da essere ormai soltanto un ricordo, e Londra era tutto uno starnuto e una soffiata di naso. I mediterranei sarebbero impazziti, gli americani avrebbero intentato una causa; ma noi inglesi accettiamo l'inclemenza del tempo con la stessa cupa equanimità con cui accettiamo le schiere di case addossate una all'altra e le salsicce. Con la sua aria depressa, la gente tirava avanti, cioè faceva code interminabili sotto la pioggia. Code ovunque: sarebbe bastato attaccare un cartello su un muro con la scritta "Fate la coda qui" e la gente ci si sarebbe messa di fronte in fila indiana. (I; p. 19)
*Furono dei buoni genitori. La cosa peggiore che ci fecero fu di morire. (II; p. 35)
*Non fatevi ingannare dalla rete ordinata di linee colorate che è la mappa della metropolitana: la vera Londra è un groviglio che gira in tondo, torna sui suoi passi e si ripiega su se stesso. (L'uccello del metrò, 5; p. 90)