Arco di Traiano (Benevento): differenze tra le versioni

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*L'arco è in mezzo a un ciottolame come se fosse stato invaso dalla piena di un fiume; sono le demolizioni dei fabbricati che ancora l'assediano. Si è liberato dalle muraglie e dalle casettuccie che gli si erano stretti ai fianchi, da quando nel Medio Evo da caput viae l'avevano trasformato in porta di difesa della città murata. Si è tolto finalmente il fardello lercio di qualche abituro e quello più odioso di qualche presuntuosa casetta borghese; ha completato oggi quel che aveva iniziato un papa italiano, Pio IX, ed ora eccolo libero e solo nella sua trionfante bellezza di marmi e di sculture affacciarsi sulla prima lunga tesa della nuova via che l'imperatore aveva voluto costruire per abbreviare il cammino verso l'adriatico l'Epiro e l'Oriente. ([[Amedeo Maiuri]])
*L'oggetto del massimo orgoglio de' Beneventani è l'Arco di trionfo in marmo di Traiano, veramente in questo genere di monumenti uno dei più splendidi che esistano. Già per il periodo artistico cui appartiene ha forme più nobili che non gli archi di Settimio Severo e di Costantino a Roma. Vero è che per le sculture, d'altronde eccellenti, non può competere con l'arco di Tito il quale evidentemente è servito di modello ma, a dispetto di quest'ultimo, ha il pregio di essere meglio conservato. ([[Ferdinand Gregorovius]])
*La famosa Port’Aurea, già di marmi dorati, è la più venerabil memoria di Benevento, quantunque disfatta, dall’uno e dall’altro lato della quale, arco de’ cesari trionfi. ([[Giovan Battista Pacichelli]])
 
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