Luca Beatrice: differenze tra le versioni

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{{Int|Da ''La vita è a colori ma il bianco e nero è più realista''|Riportato nel comunicato stampa ''[https://web.archive.org/web/20101125070827/http://juventus.it/site/filesite/media/cartelle_stampa/Mostra_Juventus_110.pdf Juventus. 110 anni a opera d'arte]'', ''Juventus.it'', 18 settembre 2007.}}
*Fin dalla sua fondazione la [[Juventus Football Club|Juventus]] è stata depositaria di un'estetica assai particolare, in campo e fuori, capace di sintetizzare la componente aristocratica e quella elitaria, la nobiltà con il popolare, il portamento signorile al sudore proletario.
*E poi, a ben vedere, in diversi casi l'undici bianconero dimostra palesi coincidenze con gli accadimenti del tempo: non è stata forse beat, imprevedibile e senza leader la Juve di Heriberto Herrera, vittoriosa nel 1967, quasi un anticipo estetico del '68? E l'italianissima e muscolare compagine del Trap, vittoriosa a Bilbao nel 1977, una Juventus resistente e tenace, come era necessario in quegli anni tragici? Oppure, lo straordinario gruppo di fenomeni messo insieme dopo i mondiali del 1982, sulla strada della globalizzazione e del superamento delle frontiere, che prese il via proprio negli anni Ottanta?
*Un vecchio luogo comune vorrebbe la nostra squadra meno amata nella sua città, così come un'altrettanta abusata diceria coniuga il tremendismo atletico e agonistico all'altra squadra, carattere forse presente un tempo, non certo negli ultimi vent'anni, quando invece grinta e determinazione in campo, di non mollare, di giocarsela fino all'ultimo istante, sono tipici tratti della juventinità.