Omofobia: differenze tra le versioni

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*Oggi, l'accozzaglia casuale del "gruppo", spesso virtuale e telecomandato, fa sfogare la appartenenza nell'irrealtà dei social network. Sociale? Non si cerca uno schieramento, lo si trova. Non c'è più l'incognita del rossore delle guance e l'omofobia è facile come il maoismo, il nazismo, l'horror, il terrorismo, la destra e la sinistra. La responsabilità della scelta è talmente diluita da risultare alibi. La cattiveria moltiplicata per un numero ics di cattiverie senza faccia diventa miele. Gli effetti, anche quando sono raccapriccianti, vengono sminuiti facilmente. Non so cosa fare più che maledire i bulli, le sette dell'ignoranza, i pavidi, quelli che si spacciano per uomini veri, gli amanti dell'omologazione. ([[Mina (cantante)|Mina]])
*Un Paese veramente democratico non può, infatti, prescindere da una legislazione che punisca esplicitamente l'omofobia e la [[transfobia]] come reati con sanzioni detentive e pecuniarie. ([[Silvia Chimienti]])
*Una bufala antidemocratica imposta da una minoranza che vuol fare tacere chi la pensa diversamente o chi va fuori del coro. Ci vuole massimo rispetto per l'omosessuale che non deve essere mai discriminato, ma non possiamo dire che siamo tutti uguali e che quello è un modello. Basta vedere la tv. Sembrano diventati tutti di quella corrente, per fare l'opinionista in un programma occorre dichiararsi gay o fare l'occhiolino a tale mentalità. ([[Michele De Rosa]])
 
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