Ernest Hemingway: differenze tra le versioni

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*Com'erano adesso, ogni difesa era sparita tra loro. Dov'era stata stoffa ruvida tutto era adesso liscio, con una levigatezza e un'elasticità ferma e rotonda, e una lunga freschezza calda – fresco di fuori e caldo di dentro – lunga e lieve e strettamente allacciante, strettamente allacciata, solitaria, svuotante e che dava felicità; giovane e amante, ed ora tutto era liscio e ardente in una solitudine svuotante, stretta, angosciosa, e cosí grande che Robert Jordan sentí di non poterla sopportare piú. (cap. VII, 1969, p. 77)
*Prima avevamo la religione e altre sciocchezze: ora ognuno deve aver qualcuno con cui poter parlare apertamente, perché se anche ha coraggio da vendere, uno dopo un po' si sente molto solo. (Pilar: cap. IX, 1969, p. 97)
*Che strana faccenda la [[bigotteria]]. Per essere bigotti bisogna essere assolutamente certi che si ha ragione, e non c'è niente come la continenza che dia quella sicurezza e quel senso d'infallibilità. La continenza è il nemico dell'eresia. (cap. XIII, 1969, p. 177)
*In una rivoluzione non si può consentire ad estranei di aiutarvi, né a chiunque altro di sapere piú di quel che deve sapere. Egli aveva imparato questo: se una cosa è giusta nella sostanza, le [[bugia|menzogne]] di contorno non contano. C'erano però una quantità di menzogne. In principio, quel mentire non gli piaceva. L'odiava. Poi, piú tardi, gli era perfino piaciuto. Era inevitabile, quando uno si trovava al centro delle cose, ma era una faccenda che corrompeva. (cap. XVIII, 1969, p. 247)
*E non pensare nemmeno male di Anselmo. Anselmo è un cristiano, qualcosa di molto raro nei paesi cattolici. (cap. XXIII, 1969, p. 308)