Confessione: differenze tra le versioni

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riordino e raggruppo Adrienne
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*È la confessione e non il sacerdote che ci dà l'assoluzione. ([[Oscar Wilde]])
*Eccellente frutto della mia confessione. Respiro Dio, come si respira l'aria del ciclo attraverso una porta aperta. ([[Léon Bloy]])
*Finché l'uomo non si confessa si sente libero di dire e di tacere ciò che vuole. ([[Adrienne von Speyr]])
*Il confessore ha il compito di aprire le coscienze e di renderle partecipi delle necessità del prossimo, cercando di fare capire che chi dà non si impoverisce, ma si arricchisce. ([[Fortunato Baldelli]])
*Il peccatore si nasconde [...], colui che è pentito ritornando a Dio scopre se stesso: nella confessione. ([[Hans Urs von Balthasar]])
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*La nostra pratica religiosa è sempre accompagnata dalla confessione: vieni perdonato dal prete, poi ricadi nello stesso peccato e torni a confessarti facendo il proposito di non ricaderci più. E stai di nuovo come un santo. L'importante è essere sinceri e non barare con il Padreterno. ([[Alberto Sordi]])
*Nulla si avvicina nemmeno lontanamente al morbo con cui Satana può infettarti. La cura? La confessione. Apri la cassetta dei medicinali, prendi il farmaco e scaccia via il Diavolo. (''[[The Knick]]'')
*Tutti quelli che non si confessano si sentono superiori alla confessione; confessandomi mi faccio annoverare in una classe inferiore. ([[Adrienne von Speyr]])
*Un confessore si recò da un moribondo e gli disse: «Vengo a esortarvi a [[morte|morire]] in pace». L'altro rispose: «E io vi esorto a lasciarmi morire in pace». ([[Nicolas Chamfort]])
*Una confessione deve far parte della tua nuova vita. ([[Ludwig Wittgenstein]])
*Uno spartano domandò a un sacerdote che voleva confessarlo: «A chi devo confessare i miei peccati, a Dio o agli uomini?». «A Dio», rispose il prete. «Allora, ritirati, uomo». ([[Plutarco]])
 
===[[Adrienne von Speyr]]===
*È lo stato d'animo che si ha dove il pentimento e l'amore si incontrano: quello della confessione.
*Finché l'uomo non si confessa si sente libero di dire e di tacere ciò che vuole. Quello che odia nel sacramento della confessione non è l'umiliazione di manifestarsi, di riconoscere che è un peccatore – in qualche modo lo sa già – ma il doversi arrendere con una confessione totale: gli è tolta la libertà di scelta, e gli rimane solo quella di rivelare tutto o niente.
*La confessione rende il peccatore un santo, un portatore della grazia santificatrice di Dio. Ma quale confessore scorge veramente nel penitente dopo l'assoluzione la santità? In fondo quasi nessuno crede più al miracolo della confessione. Con il concetto "perfetto pentimento" tutto è subito messo a posto. Il penitente si rassegna; lo so: cadrò di nuovo. Se si sperimentasse anche una sola volta la gioia del dono della santità, proprio tale gioia sarebbe il presupposto per il tentativo di non cadere più. In ogni assoluzione il Signore ''aspetta'' che il membro della Chiesa conservi e approfitti della sua santificazione. Lo spera. I confessori dovrebbero trasfondere ai penitenti molto di più la speranza del Signore.
 
==Voci correlate==