Andrea Camilleri: differenze tra le versioni
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==Citazioni di Andrea Camilleri==
*[[Agrigento]] mi fa pensare al fascismo, Girgenti a [[Pirandello]].<ref>Citato in ''[http://www.corriere.it/cronache/16_aprile_27/agrigento-ritorno-passato-sindaco-si-chiamera-girgenti-ma-solo-centro-storico-f5904060-0ca8-11e6-a4db-66a817deaada.shtml Agrigento, ritorno al passato. Il sindaco. si chiamerà Girgenti (ma solo nel centro storico)]'', ''Corriere.it'', 27 aprile 2016.</ref>
*Credo di capire la sorpresa e l'interesse che le nove poesie che [[Lucio Piccolo]] stampò a sue spese e inviò a Montale suscitarono appunto in Montale. Il fatto è che quelle nove poesie si distaccavano completamente, del tutto, da quella che era la linea predominante fino a quel momento della poesia italiana.<ref>Video disponibile in ''[http://www.artribune.com/2015/11/il-meridiano-della-solitudine-letteratura-e-nobilta-un-film-sul-poeta-lucio-piccolo-e-la-sicilia-dun-secolo-fa/ Il meridiano della solitudine. Letteratura e nobiltà: un film sul poeta Lucio Piccolo e la Sicilia
*Come fa uno a farisi capace che il tempo passa, e lo cangia, se tutti i jorni e tutte le notti non fa altro che ripetiri squasi meccanicamenti gli stissi gesti e diri le stisse paroli? (da ''Un giro in giostra'', in ''Gran Circo Taddei e altre storie di Vigàta'', Sellerio editore, Palermo, 2011, p.235)
*Confesso, con [[Pablo Neruda|Neruda]], che ho vissuto. Ma mi corre
*{{NDR|Su ''[[Giuseppe Tomasi di Lampedusa#Il gattopardo|Il gattopardo]]''}} È un romanzo sopravvalutato. Tomasi di Lampedusa è bloccato in un'idea astorica della Sicilia, crede di fare la storia invece fa il pianto su quel che una certa parte della nobiltà è stata per la Sicilia.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2014/04/12/news/bif_st_camilleri_pif-83407326/]'', ''Repubblica'', 12 aprile 2014.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Leonardo Sciascia#Il giorno della civetta|Il giorno della civetta]]''}} È uno di quei libri che non avrei voluto fossero mai stati scritti. Ho una mia personale teoria. Non si può fare di un mafioso un protagonista, perché diventa eroe e viene nobilitato dalla scrittura. Don Mariano Arena, il capomafia del Giorno della civetta, giganteggia. Quella sua classificazione degli uomini – omini,
*{{NDR|Su [[Leonardo Sciascia]]}} Fummo quasi obbligati all'amicizia, avevamo tante cose in comune, vivevamo a trenta chilometri di distanza, lui aveva avuto come professore Vitaliano Brancati, che era mio amico, e poi tutti e due eravamo sotto il segno di Pirandello, il nostro nume tutelare. Io feci uno sceneggiato da un suo racconto, lui portò un mio libro a Elvira Sellerio e fu grazie a lui che iniziai la mia collaborazione con la casa editrice. Eravamo veri amici perché litigavamo, la vera amicizia è quella, sennò sai che noia... Leonardo per me è una medicina: quando mi sento un po' scarico, e a 88 anni suonati ne ho anche il diritto, piglio un suo libro, leggo tre pagine e mi sento ricaricato: è come l'elettrauto.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2014/04/12/news/bif_st_camilleri_pif-83407326/]'', ''Repubblica'', 12 aprile 2014.</ref>
*Gustare un piatto fatto come Dio comanda è uno dei piaceri solitari più raffinati che l'omo possa godere, da non spartirsi con nessuno, manco con la pirsona alla quale vuoi più bene. (da ''Gli arancini di Montalbano'')
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*Insomma ci sono uomini di qualità che, messi in certi posti, risultano inadatti proprio per le loro qualità all'occhi di gente che qualità non ne ha, ma in compenso fa politica. (da ''La prima indagine di Montalbano'', ne ''La prima indagine di Montalbano'', Oscar bestsellers Arnoldo Mondadori Editore, novembre 2005, p. 126)
*La massima fortuna che un omo può aviri nella vita è quella di non arrivare mai a un punto di disperazione dal quale non puoi tomare narrè. (da ''Il medaglione'', Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, 2005, p. 23)
*La [[Sicilia|sicilitudine]] è il lamento che il siciliano fa di sé. Vittorio Nisticò fece un giornale leggendario che era
*L'omo, va a sapiri pirchì, si fa pirsuaso istintivamenti che ogni cangiamento comporti un certo movimento, 'nveci i cangiamenti veri succedono ammucciati sutta all'apparenza dell'immobilità. (da ''Un giro in giostra'', in ''Gran Circo Taddei e altre storie di Vigàta'', Sellerio editore, Palermo, 2011, p.235)
*Leggere le pagine dei quotidiani siciliani è, purtroppo spesso, assai più appassionante di un romanzo giallo. Una volta [[Italo Calvino]] scrisse a [[Leonardo Sciascia]] che era praticamente impossibile ambientare una storia gialla dalle nostre parti essendo la Sicilia, disse pressappoco così, prevedibile come una partita a scacchi. Il che dimostrava inequivocabilmente come Italo Calvino non sapesse giocare a scacchi e soprattutto non conoscesse né la Sicilia né i siciliani. (da ''La mafia e le alte sfere'', ''la Repubblica'', 11 luglio 1999)
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*{{NDR|«Cosa le manca di più della Sicilia?»}} Tutto, tutto, tutto: il mare, i profumi, perfino le pietre. Sempre più spesso - come accade ai vecchi - ripenso al passato, agli anni dell'infanzia. E questi giorni di Natale mi fanno venire una grande nostalgia del passato. I pranzi da mia nonna, la gioia semplice dello stare insieme.<ref>Citato in ''[http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/12/28/news/camilleri_sicilia_resisti_e_fai_pagare_chi_sbaglia_-130283704/ Camilleri: "Sicilia, resisti e fai pagare chi sbaglia"]'', ''Repubblica.it'', 28 dicembre 2015.</ref>
*{{NDR|«Il cantautore Roberto Vecchioni ha definito la Sicilia "isola di merda". Come replica?»}} Che se lo poteva risparmiare. Vorrei ricordare al signor Vecchioni che oltre alla merda da noi c'è cultura, storia, monumenti, arte, civiltà millenarie.<ref>Da ''[http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/12/28/news/camilleri_sicilia_resisti_e_fai_pagare_chi_sbaglia_-130283704/ Camilleri: "Sicilia, resisti e fai pagare chi sbaglia"]'', ''Repubblica.it'', 28 dicembre 2015.</ref>
*{{NDR|Su [[Lucio Piccolo]]}} Una poesia, la sua, tutta di ombre, dove difficilmente raggia la luce. <ref>Citato in ''[http://www.artribune.com/2015/11/il-meridiano-della-solitudine-letteratura-e-nobilta-un-film-sul-poeta-lucio-piccolo-e-la-sicilia-dun-secolo-fa/ Il meridiano della solitudine. Letteratura e nobiltà: un film sul poeta Lucio Piccolo e la Sicilia
==Citazioni tratte da interviste==
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===[[Explicit]]===
Le affinità elettive erano un gioco rozzo a paro degli insondabili giri del sangue, capace di dare peso, corpo, respiro alla memoria. Taliò il ralogio e sobbalzò.
{{NDR|Andrea Camilleri, ''Il cane di terracotta'', Sellerio editore, Palermo 1996.}}
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===''Gran Circo Taddei e altre storie di Vigàta''===
==== ''La congiura'' ====
Carricava supra a
Appena ghiunto in albergo, svacantava il baullo e le baligie e apparava nel saloni
==== ''Regali di Natale'' ====
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==== ''Il merlo parlante'' ====
IL jorno stisso che Nìnuzzo Laganà fici vintott'anni, sò patre Nunziato morse cadenno da un'impacatura del palazzo di otto piani che la sò ditta stava flabicanno.
Nunziato aviva accomenzato a guadagriarisi il pani a sidici anni come apprendista muratori,
==== ''Gran Circo Taddei'' ====
La matina del tri jugno del 1940 il Potestà di Vigata, il camerata Ciccino Cannaruto, attrovò supra alla sò scrivania
==== ''La fine della missione'' ====
Picciliddro di otto anni, ristato orfano, era stato pigliato
Mano a mano che crisciva, Totino addivintava un bed dro picciotto: àvuto, spalli larghi, corporatura atletica, granni occhi nìvuri. Era studiosissimo, sempri il primo della classi. Tutte le sò compagnuzze del liceo spasimavano per lui, avivano la testa persa, ma Totino pariva che non se ne addunava. Né scu né passiddrà,
==== ''Un giro in giostra'' ====
Breve, la vita felice di Benito Cirrincione, si potrebbe diri citanno il titolo di un racconto di un celebrissimo scrittori miricano.
Benito, detto Nito dai famigliari e dalli scarsi amici che ebbe, nascì nel pricìso
La potenti voci di Mussolini, portata
==== ''La trovatura'' ====
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==== ''La rivelazione'' ====
Mano a mano che miricanì e
'''<small>[Andrea Camilleri, ''Gran Circo Taddei e altre storie di Vigàta'', Sellerio editore Palermo, 2011]</small>'''
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=== ''Il ladro di merendine'' ===
{{NDR|Andrea Camilleri, ''Il ladro di merendine'', Sellerio, 1996}}
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